Napoli Servizi propone ai dipendenti di firmare verbali di conciliazione-patacca

L’azienda tenta di cancellare con un colpo di spugna le cause pendenti in Tribunale e prevenire, impedire altre azioni legali

I vertici di Napoli Servizi, azienda di proprietà del Comune di Napoli tornano di nuovo alla carica per convincere i dipendenti a sottoscrivere verbali di conciliazione-patacca e cancellare con un colpo di spugna tutte le vertenze e le cause pendenti presso il Tribunale del Lavoro e la Corte di Appello di Napoli e impedire nuove cause. La strategia aziendale viene puntualmente sostenuta dai sindacati confederali di categoria di Cgil, Cisl e Uil e dalle sedicenti organizzazioni sindacali autonome.

I verbali di conciliazione redatti dai soliti avvocati, consulenti, capi del personale e sindacalisti, si commentano da soli: i lavoratori e le lavoratrici dovrebbero rinunciare ad un lunghissimo elenco di diritti o azioni di natura risarcitoria, in primis ricorsi e cause presenti e futuri per danno da dequalificazione professionale (compreso danno biologico e mobbing) in cambio di pochi spiccioli.

L’azienda è corsa ai ripari con la complicità dei sindacalisti aziendali e territoriali perchè continua a perdere nelle aule giudiziarie e rischia di essere travolta da altri centinaia di ricorsi. Infatti, la sezione lavoro del Tribunale di Napoli ha annullato i  verbali di conciliazione sottoscritti all’Ufficio del Lavoro riguardanti il trasferimento del personale da Napoli Sociale(azienda comunale in liquidazione) a Napoli Servizi.

Verbali impugnati da una quarantina di  lavoratrici che accusarono l’azienda di aver esercitato pressioni, estorto il loro consenso, minacciato il licenziamento per rinunciare all’inquadramento professionale, alle spettanze salariali precedentemente maturate. Le lavoratrici, sostenuti dalla “Rete e Soccorso per i Diritti”, difesi dall’avvocato giuslavorista Giuliana Quattromini presentarono i ricorsi al Tribunale del lavoro. “Con la presente impugniamo ex articolo 2113 codice civile i verbali da noi sottoscritti nel novembre 2016 con le società Napoli Sociale e Napoli Servizi “ – evidenziarono i lavoratori  in una nota inviata all’azienda – Impugniamo detti verbali anche perché per più versi discriminatori, nulli per violazione di norme imperative, in frode alla legge e affetti da motivo illecito unico e determinante, oltre che da annullarsi per vizi della volontà”.

Insomma, Napoli Servizi continua a perdere il pelo ma non il vizio.

CiCre

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