Napoli, Net Service-Abc: La cricca di affaristi vuole liquidare e licenziare

Nell’occhio del ciclone sono finite alcune scelte aziendali assunte in passato: l’acquisto da parte di Net Service  delle società Segel e Marino Lavori

La Net Service, società a capitale pubblico controllata da Abc, azienda idrica speciale del Comune di Napoli rischia di essere liquidata, i suoi  90 lavoratori specializzati licenziati,  buttati sul lastrico. Una società che svolge delle attività strategicamente fondamentali per la vita dell’acquedotto cittadino: sostituzione contatori, manutenzione delle tubature e delle fontane, lavori di diserbamento. Lavoratori che l’attuale commissario Abc, Sergio D’Angelo vuole valorizzare efficacemente sul piano professionale. Lo scorso mese di Ottobre, D’Angelo ha approvato una delibera che prevede la fusione per incorporazione di Net Service in Abc. 

Una delibera inattuata. Una delibera boicottata da un “partito trasversale” che sarebbe composto da “colletti bianchi” ovvero da dirigenti superpagati dell’azienda idrica e burocrati di Palazzo San Giacomo. Tutti legati direttamente o indirettamente ad un sistema di potere che vorrebbe smantellare la  Net Service per affidare tutte le attività lavorative alle solite cricche di imprese private tramite gare d’appalto “a prezzi stracciati” con oltre il 50 per cento di ribasso.

Un sistema di potere che avrebbe l’obiettivo di rimuovere in qualche modo le scelte politiche e aziendali assunte in passato in Arin e poi  Abc durante la gestione del Barone Maurizio Barracco:  ad aprile 2008 la Net Service acquista un ramo d’azienda della Segel e a dicembre 2010 la società Marino Lavori per attività sviluppate solo in minima parte.

Le domande semplici semplici sorgono spontanee.  Chi ha pagato, chi paga i costi di queste scelte, operazioni spericolate assunte a livello aziendale? La Net Service ha sempre lavorato per Abc producendo un fatturato medio di circa 10 milioni di euro annui, un valore aggiunto per la collettività. Perché viene definita azienda decotta dal ‘partito trasversale dei colletti bianchi”? E ancora. Come sono avvenute le operazioni di assorbimento in Abc del personale proveniente dal Consorzio di San Giovanni a Teduccio in liquidazione e dell’impianto di Coroglio? E’ vero che i costi di queste due operazioni(4,5 milioni di euro)volute dall’amministrazione comunale di Napoli hanno aggravato le casse di Abc? Perché la situazione finanziaria di Net Service è precipitata? Cosa vogliono insabbiare? Perchè il sindaco di Napoli non ha nominato una commissione d’inchiesta interna su quanto accaduto in Abc e Net Service? Perché la delibera numero 41 del 31 Ottobre scorso firmata dal commissario Sergio D’Angelo(prevede l’assorbimento dei lavoratori Net Service in Abc e risparmio di 1 milione, 500 mila euro) non si trasforma in un atto della giunta e del consiglio comunale di Napoli? 

Aspettiamo le risposte dal sindaco Luigi de Magistris e dal Capo di Gabinetto di Palazzo San Giacomo,  Tenente Colonnello Attilio Auricchio. Tutti auspicano l’accelerazione dei tempi per l’assorbimento dei lavoratori in Abc e dirimere una vertenza sociale che potrebbe determinare effetti devastanti sul piano sociale.

                                                                               Ciro Crescentini

Delibera Abc assunzioni Net Service

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