Napoli, lite per la mascherina in metrò: “La rifiuto, il Dpcm non è legge”

L’episodio due giorni fa sulla linea 1: protagonista un uomo, pronto a motivare “politicamente” il gesto, di fronte alle rimostranze dei presenti

Lite per la mascherina sulla linea 1 della metropolitana di Napoli. Siamo all’ultima corsa di venerdì sera, direzione Piscinola. Un uomo entra gridando “libertà!”. E presto si constata a cosa si riferisca: la mascherina, di cui fa platealmente a meno, nonostante l’obbligo di indossarla. All’ingresso in stazione, evidentemente, nessuno gli ha ricordato le disposizioni anti Covid. Sul vagone ci sono altre tre persone, e una donna stizzita gli fa notare la trasgressione. Lui non si turba, ribattendo di essere distanziato da tutti. Ma è solo l’inizio, perché connota la disobbedienza di significati politici. “Il Dpcm non è legge dello Stato, votasse il parlamento”. E ancora, in un crescendo, proclama: “La democrazia è in pericolo. Sandro Pertini si sta rivoltando nella tomba”. La scena dura diversi minuti, e diventa un monologo, nel silenzio annichilito dei presenti. “L’emergenza è un modo di governo per imporre regimi sanitari” prosegue l’uomo, comiziando imperterrito. Fino alla fermata in cui scende, tornando a scandire “Libertà!”. Ma a quel punto, gli altri utenti erano già vinti dalla rassegnazione.

Gianmaria Roberti

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