Napoli, lavoratori Almaviva: “Lotta continua contro i 147 esuberi”

Oggi presidio davanti al consiglio regionale

Oggi presidio di lotta dei  lavoratori di Almaviva Napoli in concomitanza dell’audizione presso la commissione  lavoro del consiglio regionale in merito alla vertenza riguardante l’esubero di 147 lavoratori. Il rischio licenziamento arriva dopo il cambio di appalto, in seguito alla gara per la gestione del contact center dell’Inps, una commessa vinta dalla società Comdata Network. In base alla clausola di salvaguardia sociale tutti i lavoratori sarebbero dovuti passare in automatico alla nuova azienda, cosa che non è avvenuta. La nuova società, infatti, ritiene che a dover essere assunti sono i lavoratori che hanno maturato una continuità sulla commessa Inps (in precedenza gestita da Almaviva) di almeno sei mesi, dal 2 febbraio al 2 agosto 2019. In 147 circa si ritrovano a non avere questa continuità per aver lavorato su altre commesse nel periodo preso in considerazione.

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A fianco dei lavoratori il laboratorio Iskra, il sindacato indipendente SiCobas, la Camera popolare del Lavoro. “I lavoratori autorganizzati devono scrollarsi di dosso decenni di sindacalismo concertato o delega e sfiducia nella lotta – ha affermato Eduardo Sorge, portavoce del sindacato SiCobas – La nostra militanza va in questa direzione”.

Sulla vertenza si è soffermato Nicola Marrazzo, presidente della Commissione Lavoro del Consiglio regionale della Campania, a margine dell’audizione “Il destino di circa 170 persone non può dipendere dalle diverse interpretazioni di una norma. Come Commissione regionale lavoro chiediamo a Ministero del Lavoro, all’Inps, alle dirigenze di Almaviva e Comdata di riaprire il confronto e tutelare tutti i lavoratori coinvolti in questa delicata vertenza – ha sottolineato – In commissione abbiamo ascoltato la posizione delle due aziende e delle organizzazioni sindacali di categoria, le quali ci chiedono con forza di vigilare sull’applicazione della clausola sociale. Una norma, come sottolineato in vari interventi, che dovrebbe servire a garantire la continuità occupazionale e non dovrebbe diventare uno strumento contro i lavoratori”. “Consiglio Regionale e Giunta regionale, come spiegato chiaramente dall’assessore Marchiello nel suo intervento, faranno la propria parte perché, come mi capita di ripetere molto spesso, la Campania non può perdere nemmeno un posto di lavoro“.

Ciro Crescentini

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