Napoli, donna uccisa con 12 coltellate: si costituisce il compagno

Ornella Pinto, 39 anni, massacrata in casa nel quartiere San Carlo all’Arena. È morta al termine di un disperato intervento chirurgico. Confessa il 43enne Pinotto Iacomino, dopo una fuga in Umbria

Orrendo femminicidio a Napoli. Ornella Pinto è stata pugnalata stanotte con 12 coltellate dal compagno, Pinotto Iacomino, di 43 anni, mentre erano nella loro abitazione in via Cavolino all’Arenaccia. La donna è deceduta all’Ospedale Cardarelli attorno alle 10,35, dove era stata trasportata d’urgenza e giunta in codice rosso. Nonostante gli sforzi di tutto il personale, il decesso è sopraggiunto per un arresto cardiaco, al termine di un delicato intervento. Le équipe del Trauma Center e di Chirurgia Toracica hanno cercato di risolvere nove le profonde lesioni polmonari, ma le condizioni di Ornella – che avrebbe compiuto 40 anni a maggio – erano disperate. Circa 4 ore prima della morte, Iacomino si era costituito. Intorno alle 7, l’uomo ha citofonato alla stazione dei carabinieri di Montegabbione, in provincia di Orvieto, dicendo di avere “ucciso” la moglie. Dopo aver pugnalato con ferocia la compagna, il 43enne si è allontanato a bordo della propria auto. Secondo quanto emerge dalle prime testimonianze raccolte dagli investigatori della Squadra Mobile di Napoli, coordinati dal sostituto procuratore aggiunto della IV sezione (fasce deboli) Fabio De Cristofaro, non risultano, almeno per il momento, conflitti familiari tali da spiegare l’omicidio. Ma gli interrogatori stanno andando avanti. Ornella Pinto lascia un bimbo di 4 anni. Per Iacomino si ipotizza il reato di omicidio volontario. Gli investigatori, dopo avere sequestrato il cellulare della vittima e del compagno, stanno adesso ascoltando familiari, parenti, vicini di case e amici della coppia.

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