Addio al “Re del liscio”, Raoul Casadei morto di Covid

Il celebre musicista, simbolo della canzone folk romagnola, aveva 83 anni

Se ne è andato a 83 anni – compiuti lo scorso 15 agosto – dopo essere stato ricoverato, il 2 marzo, all’ospedale Bufalini di Cesena per Covid. Raoul Casadei, per tutti, era il “Re del liscio”. L’uomo che ha trasformato il folklore romagnolo in un genere riconosciuto e apprezzato in tutta Italia. Romagna Mia, scritto dallo zio Secondo Casadei, il suo brando simbolo. Come aveva raccontato la figlia Carolina, Casadei stava benino, fino a che non hanno visto una bassa saturazione sul saturimetro. I medici hanno notato un po’ di polmonite e consigliato di ricoverarlo. Dopo una decina di giorni di lotta contro il virus, l’aggravarsi delle condizioni. E adesso, di lui, resta un grande patrimonio musicale. Fra le canzoni più note Ciao Mare, Romagna e Sangiovese, Simpatia, la Musica Solare e Romagna Capitale. Lasciata dopo 40 anni, dal 1960 al 2000 la guida della band al figlio Mirko, Casadei è stato insignito, nel 2019, del Premio Romagnolo dell’Anno e ha partecipato al film Tutto Liscio, uscito nel 2019, in cui ha interpretato se stesso in un cameo. Ha fatto ballare e divertire generazioni intere. Ed è un altro pezzo di Italia, bello, che il Covid si è portato via.

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