Napoli, denuncia in consiglio comunale: “Debito ceduto a Jp Morgan, vuole far fallire il Comune”

Rosario Andreozzi, capogruppo di Dema, durante la discussione per l’approvazione del bilancio: “Il Consorzio Cr8 ha ceduto il debito alla banca d’affari americana che ha pignorato le casse e ora vuole far fallire il Comune”

“La Jp Morgan, uno dei colossi bancari mondiali vuole far fallire il Comune di Napoli”. La clamorosa rivelazione è stata fatta da Rosario Andreozzi, capogruppo del Movimento Dema, quadro storico della Cgil napoletana, durante l’odierna seduta del consiglio comunale di Napoli convocata per discutere del piano di ricapitalizzazione di Anm. ““Il Consorzio Cr8 è titolare di un credito pari a 82 milioni di euro – ha sottolineato Andreozzi – ciò scaturisce da una sentenza della Corte d’Appello di Napoli, che ha confermato un lodo arbitrale del 2003, relativo a una concessione di lavori di ricostruzione post terremoto affidata il 31 luglio 1981 e, con successivi atti aggiuntivi, dall’ex commissario straordinario di Governo, cui il Comune è subentrato nel lontano 1996. Il Consorzio ha ceduto il debito alla Jp Morgan – ha sottolineato Andreozzi – La banca d’affari americana ha pignorato le casse e ora vuole far fallire il Comune”. Il capogruppo di Dema si è soffermato sulle aziende partecipate e senza peli sulla lingua ha invitato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris a “rimuovere immediatamente l’amministratore di Napoli Servizi, Domenico Allocca”. Il sindacalista cgiellino ha sferrato un duro attacco alle opposizioni. “Smettetela di dare lezioni di moralità. Io come sindacalista ho costretto i vertici di Napoli Servizi a sottoscrivere un accordo cancellare i superminimi e gli stipendi milionari. Invece da anni marcisce nei cassetti nei capigruppo consiliari una delibera che accoglie le proposte delle organizzazioni sindacali per cancellare superminimi e privilegi vari in altre aziende partecipate, in primis Anm – denuncia Andreozzi – Un po’ di coerenza non guasta mai. Approviamo quella delibera e diamo un segnale di cambiamento”.

Ciro Crescentini

(Foto Ufficio stampa Comune di Napoli)

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