Napoli, blitz contro il clan Nappello: 5 arresti, era indagato 44enne ucciso in agguato

Gli arrestati, ritenuti contigui al gruppo criminale di Miano, sono accusati di una rapina ad un esercizio commerciale nel settembre scorso. I rapinatori presero in ostaggio una dipendente per poi svuotare le casse per un bottino di 25.000 euro

Lo scorso 25 maggio vennero arrestati sei presunti estorsori, ieri sono stati assicurati alla giustizia cinque uomini accusati di rapina. A Napoli proseguono le indagini della Polizia di Stato del Commissariato Scampia nei confronti di elementi ritenuti appartenenti al clan Nappello, egemone nell’area di Miano. I poliziotti del Commissariato e della Squadra Mobile partenopea, con la collaborazione degli agenti del Reparto Prevenzione e Crimine Campania, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Eliana Franco, a seguito delle indagini coordinate dai pm Loreto, Parascandolo e Capuano della Dda di Napoli, nei confronti di: Michele Menna, 22anni, Pasquale Palma, 36anni, Pasquale Limatola, 37 anni, Pasquale Flagiello, 32 anni, Gennaro Ruggero detto ‘a cannola, 48anni, tutti con precedenti e considerati affiliati al gruppo camorristico dei Nappello, attivo nel quartiere. “Particolarmente significativo – afferma una nota della questura – è che tra i destinatari dello stesso provvedimento ci fosse Carlo Nappello 44 anni, ucciso lo scorso 27 maggio in un agguato camorristico in Miano”. Le investigazioni, sostenute dalle risultanze di attività tecniche e dalle immagini estrapolate da telecamere di videosorveglianza, hanno consentito di ricostruire il modus operandi dei rapinatori, che “con efferatezza ed uso delle armi ed avvalendosi del metodo intimidatorio tipico delle consorterie criminali di stampo camorristico – aggiunge la questura – si erano resi autori di una rapina ad un esercizio commerciale nel settembre del 2016”. I rapinatori indossando caschi e passamontagna ed impugnando delle pistole presero in ostaggio una dipendente per poi svuotare le casse per un bottino di 25.000 euro. Gli arresti sono stati tutti condotti nel carcere di Secondigliano.

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