Napoli, allagato l’Ospedale del Mare: inaugurato da poco e costato 400 mln di euro

Chiuse alcune aree reparto Radioterapia, impedito un sopralluogo al capogruppo M5S Valeria Ciarambino

La notte scorsa si è allagato l’Ospedale del Mare, la struttura sanitaria ubicata nella zona orientale di Napoli, inaugurata qualche anno fa, costata il triplo alla collettività rispetto a quanto preventivato dalla gara iniziale. Allagate diverse aree destinate al Reparto di Radioterapia. Sospese tutte le attività. Impedito  al capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione speciale Trasparenza Valeria Ciarambino di accedere ai reparti per un sopralluogo, una prerogativa rientrante nei ruoli e nelle funzioni dell’esponente istituzionale.  “Questa mattina il sistema De Luca ha compiuto l’ennesimo atto di censura gravissimo ai danni dei cittadini della Campania. Allertata da numerosi messaggi di pazienti oncologici, a cui era stato appena comunicato che non avrebbero potuto sottoporsi a radioterapia all’Ospedale del Mare a causa di un allagamento provocato dalla prima pioggia autunnale, come rappresentante dei cittadini e presidente della Commissione Trasparenza ho chiesto, avendone pieno diritto, di visitare il reparto. Ebbene la direzione generale mi ha impedito l’accesso. Presiedendo una commissione speciale di controllo è nelle mie prerogative, previa comunicazione al presidente del Consiglio regionale, eseguire sopralluoghi come quello che avrei avuto diritto di effettuare questa mattina, così da capire come poter agire a livello istituzionale. Ma senza alcuna ragione e in palese violazione di ogni norma statutaria e regolamentare, ci è stato impedito di esercitare la nostra attività di rappresentanti dei cittadini” – denuncia la capogruppo regionale pentastellata – Siamo in un clima da censura che calpesta il diritto di rappresentanti del popolo di difendere i diritti dei cittadini”. Ancora una volta i metodi poco ortodossi del governatore Vincenzo De Luca finiscono nell’occhio del ciclone.  “L’episodio di oggi non ci sorprende, tenuto conto che De Luca, con tanto di circolare, tentò di impedire addirittura la visita all’ospedale di Avellino all’allora ministro Grillo – continua Ciarambino – Non così in occasione delle passerelle elettorali del compagno di partito e presidente della Commissione Sanità Graziano, a cui sono state spalancate le porte di Cardarelli e S. Giovanni Bosco. La verità è che non si vuole mettere in luce, ancora una volta, che un ospedale costato 400 milioni, esattamente il doppio di quanto preventivato, che avrebbe dovuto rappresentare un vanto della nostra sanità, continua a dimostrarsi una passerella elettorale che fa letteralmente acqua da tutte le parti. Era già accaduto in altri reparti, stanotte è toccato al reparto di radioterapia soccombere – conclude Ciarambino –  Un reparto salvavita, con attrezzature costosissime che rischiano di essere compromesse ogni volta che un acquazzone si abbatte in città”.

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