Meno di 300 persone in piazza per la manifestazione ‘Liberiamo Napoli’. Un flop. La consigliera Muscarà: “il sindaco Manfredi fa troppe passerelle, dovrebbe dimettersi”

Un’iniziativa organizzata da ben 50 associazioni no profit, sindacati, cooperative. Vista la scarsa partecipazione, le 50 associazioni hanno dimostrato scarsa rappresentatività sociale e tanta autoreferenzialità.

Meno di 300 persone hanno partecipato oggi a Napoli in Piazza del Gesù alla manifestazione “Liberiamo Napoli dalla violenza”. Meno di 300 persone ad un’iniziativa organizzata da ben 50 associazioni no profit, sindacati, cooperative. Vista la scarsa partecipazione, le 50 associazioni hanno dimostrato scarsa rappresentatività sociale e tanta autoreferenzialità. In sintesi, chi rappresenta chi? In piazza sempre le solite facce. Assenti i cittadini comuni. Assente la Città.

Intanto questa mattina nel capoluogo campano si è consumato un altro episodio di violenza ai danni di un diciottenne ucciso da un colpo di pistola. Un’altra morte violenta dopo quelle dei giovani Emanuele Tufano e Santo Romano.

In piazza del Gesù hanno manifestato anche gli esponenti istituzionali e politici cittadini, gli stessi che dovrebbero assumere iniziative: il sindaco Gaetano Manfredi, l’assessore alla Legalità Antonio De Iesu e quello allo Sport Emanuela Ferrante, l’assessore alle Politiche Sociali Luca Trapanese e quello alle Politiche Giovanili Chiara Marciani, il vice presidente della Camera Sergio Costa.

Eloquenti le dichiarazioni di Maria Muscarà, consigliera regionale indipendente presente all’iniziativa.

Stamattina, mentre a piazza del Gesù, a Napoli, si consumava un’altra manifestazione, la città è stata colpita da un altro dramma: la morte di un giovane napoletano, vittima della sparatoria avvenuta la notte scorsa.
Una manifestazione che, invece di diventare una denuncia, si è trasformata in un elogio dei politici presenti, che non sono stati nemmeno contestati”
– ha affermato la consigliera Marì Muscarà. “Andassero a casa – ha aggiunto -. Non ho sentito in piazza nessuno che chiedesse le dimissioni del sindaco. Un’altra occasione persa. Un sindaco serio starebbe qui, in prima linea, a dare risposte e non a fare passerelle”.


I ragazzi – ha detto ancora – si sparano tra loro, vogliamo semplificare dicendo che è colpa della camorra e girarci dall’altra parte? O vogliamo cominciare a vedere che i giovani di questa città non hanno spazi per sé, non hanno spazi per fare sport, non hanno spazi per riunirsi, non hanno luoghi nei quali sedersi su una panchina, conoscere e stringersi alla propria fidanzata, non hanno spazi per la cultura e per il tempo libero?“. Muscarà ha concluso chiedendo un cambio di rotta: “La responsabilità è forte ed è di chi non è capace di dare ai ragazzi di questa città gli spazi di cui hanno bisogno. Mi sarei aspettata un’azione forte di censura anche nei confronti dell’assessore allo sport, dell’assessore al welfare e del sindaco. Quali sono gli spazi per i giovani che loro, in questi tre anni di nulla, hanno destinato ai nostri ragazzi? Voglio le dimissioni del sindaco, ora”.

Significativo il commento su Facebook dell’ex consigliere comunale Raffaele Ambrosino:Ma quando dite: “Napoli città dell’amore e dell’umanità diffusa”, veramente ci credete? Quando invocate la famiglia, la scuola, l’educazione, i progetti educativi come unica soluzione, siete veramente convinti, o pensate, come me, che il controllo asfissiante del territorio e la tolleranza zero siano la parte più efficace da applicare?

CiCre

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