“Mai saputo di ricatti e minacce a Quarto, avremmo denunciato”. L’ira di Fico e Di Maio

Con una diretta streaming i due, assieme a Di Battista, tentanto la controffensiva mediatica dopo le ricostruzioni basate sulle intercettazioni del sindaco Capuozzo: “Mettiamo in rete gli screenshoot dei messaggi, quereliamo chi diffonde falsità”

ROMA – Scelgono la diretta streaming per la controffensiva mediatica, dopo le ricostruzioni di stampa che li avrebbero visti consapevoli della storia di ricatti e pressioni all’ombra della giunta di Quarto. Roberto Fico e Luigi Di Maio, affiancati da Alessandro Di Battista, ovvero tre componenti del “direttorio” M5S, si presentano alla rete per smentire i sospetti “Io e Luigi Di Maio – dice Fico – non abbiamo mai saputo di nessun ricatto, minaccia o scambio tramite minaccia per ottenere qualcosa. Sono cose di cui siamo all’oscuro. Se l’avessimo saputo avremmo optato per una denuncia”.  Il vicepresidente della Camera aggiunge: “Anche nel mio caso si sta usando strumentalmente un passaggio delle intercettazioni in cui Rosa (il sindaco Capuozzo, ndr) dice ‘ho già avvertito Di Maio’ e si fa sembrare che mi avesse avvertito del ricatto. Invece, Rosa si riferisce al capogruppo in consiglio Nicolais; la sindaca mi aveva avvisato che il capogruppo stava facendo un regolamento per aumentare i costi dei gettoni di presenza dei consiglieri. Insomma – continua Di Maio – la sindaca aveva il sentore che si stessero aumentando i gettoni e per questo mi chiamava in causa per il ruolo che ho nel Movimento”. Per avvalorare la smentita, Fico e Di Maio pubblicano tutti gli screenshot dei messaggi con gli esponenti pentastellati di Quarto.
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