L’ex consigliere regionale del Pdl torna ai domiciliari a causa di un’altra inchiesta

NAPOLI – Il Riesame scarcera un altro indagato nell’inchiesta Medea: l’ex consigliere regionale Angelo Polverino. Resta in carcere invece l’ex senatore dell’Udeur Tommaso Barbato, la cui istanza di scarcerazione viene respinta. Polverino tuttavia non torna libero, ma va ai domiciliari in virtù di un precedente ordinanza di custodia, relativa ad all’inchiesta sulle infiltrazioni dei Casalesi nell’ospedale di Caserta. A carico di Barbato il pm della Dda Maurizio Giordano ieri aveva depositato nuovi atti d’accusa, relativi all’acquisto nel 2013 da parte della moglie di una casa a Caserta dall’imprenditore Giuseppe Fontana, finito in carcere nell’ambito della stessa inchiesta e ritenuto vicino a Zagaria. Una circostanza che secondo gli inquirenti confermerebbe i rapporti tra Barbato e Fontana posteriori al 2005, anno in cui il politico lasciò l’incarico di dirigente del settore idrico della Regione Campania. Per la Dda, Barbato avrebbe concesso decine di appalti nel settore della manutenzione delle condotte idriche ad aziende di imprenditori del clan.

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