L’Aula respinge con 189 no, 96 sì e 17 astenuti la proposta della Giunta delle immunità favorevole alla richiesta della Procura di Trani

ROMA – Una lettera del capogruppo Zanda aveva preannunciato il cambio di rotta, chiedendo ai senatori dem di votare “secondo coscienza”. La richiesta di voto segreto, di Ncd e verdiniani, ha fatto il resto. E oplà: l’Aula ha respinto la richiesta di arresti domiciliari per Antonio Azzollini del Nuovo Centrodestra con 189 no, 96 ì e 17 astenuti. Con i senatori Pd a votare in massa contro la proposta favorevole della giunta per le immunità, dove pure il partito di Renzi aveva seguito la linea del sì all’arresto, richiesto dalla Procura di Trani per l’inchiesta sulla casa di cura Divina Provvidenza. Quella in cui, secondo gli atti, il senatore alfaniano avrebbe detto alle religiose “da oggi in poi comando io…se no vi piscio in bocca”. Azzollini salvo, come la maggioranza Renzi-Alfano. A voto concluso, dai banchi del M5S si è levato il grido “ladri” all’indirizzo di quelli del Pd.

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