Gestivano rete di pusher minorenni al Vomero, arrestati padre e figlio

I due gestivano un giro di ragazzi, ingaggiati dal giovane, ai quali fornivano sostanze stupefacenti destinate allo spaccio nei luoghi di ritrovo e nelle immediate vicinanze delle stazioni della metropolitana della zona

I due, M.D. di 49 anni, pregiudicato, e il figlio M.G., di 19 anni, gestivano un giro di ragazzi, ingaggiati dal giovane, ai quali fornivano sostanze stupefacenti destinate allo spaccio nei luoghi di ritrovo dei quartieri Vomero e  Arenella e nelle immediate vicinanze delle stazioni della metropolitana della zona. La Polizia municipale di Napoli ha arrestato padre e figlio, entrambi residenti a Quarto, che avevano creato una rete criminale finalizzata allo spaccio di droga, utilizzando ragazzi minorenni per infiltrarsi tra i gruppi di giovani. Il coinvolgimento dei minori nasceva da pseudo legami di amicizia con il giovane spacciatore e faceva leva sullo stato di soggezione dovuta all’età nonché, in alcuni casi, anche alla condizione di tossicodipendenza dei ragazzi, i quali spacciavano consegnando ai loro sfruttatori circa 1500 euro a settimana come ricavato delle vendite ricevendo in cambio soltanto ​droga ​per utilizzo personale.​  Gli Agenti dell​’unità operativa​ Tutela ​emergenze ​s​ociali e Minori della Polizia Municipale hanno scoperto la fiorente piazza di spaccio nella zona collinare di Napoli dopo un lungo periodo di osservazione.

In particolare, nei fine settimana, a seguito di appostamenti in ​p​iazza Medaglie d’Oro e​ nelle​ strade limitrofe e presso la ​stazione​ della metropolitana​ ​”​Salvator Rosa​”​, hanno individuato i protagonisti della vicenda e ricostruito le dinamiche in cui inquadrare vittime e sfruttatori ​nell’attività​ illecita. Le perquisizioni effettuate nella ​casa di uno dei minorenni coinvolti nel quartiere Arenella, trovato in compagnia del pusher 19enne, hanno ​portato gli investigatori in un’​a​bitazione di Quarto dove vivevano i due spacciatori; una villetta isolata all’interno della quale sono stati ​trovate e sequestrate oltre un chilo e mezzo di sostanze stupefacenti, costituiti in gran parte da cannabinoidi e per una minore quantità da cocaina pura.​  All’interno della villetta, dove al momento delle operazioni era presente anche la moglie di M.D., sono stati anche ​trovati una pistola tipo revolver, tablet e cellulari, appartenenti ai due arrestati, su cui si riscontravano decine di contatti di probabili clienti. Padre e figlio sono stati immediatamente​ arrestati e portati nel carcere napoletano di Poggioreale, mentre la donna è stata denunciata a piede libero per detenzione di stupefacenti.​ A tutela del minore che si accompagnava al giovane spacciatore e per una compiuta valutazione dei fatti è stata inviata ​un’informativa alla Procura per i Minorenni in relazione alla condotta di vita pregiudizievole del ragazzo.

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