Estorsione: in manette quattro uomini del Clan Mazzara

I quattro accusati di associazione per delinquere di tipo mafioso

In manette quattro componenti del Clan Mazzara di Cesa. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli a conclusione delle indagine condotte dalla Direzione distrettuale antimafia e dai carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa. Stamattina i militari hanno eseguito le quattro ordinanze di custodia cautelare, due in carcere e due agli arresti domiciliari, nei confronti di Luca Scarano, del 1992 di Aversa, e Vincenzo Marino, del 1969 di Cesa, in carcere; e di Carlo Abategiovanni, del 1993 di Villaricca, e Aniello Pecovela, del 1994 di Aversa ai domiciliari. I quattro uomini sono ritenuti, dagli inquirenti, responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, detenzione illegale di armi e munizioni ed estorsione, aggravati dalla finalità mafiosa. L’arresto dei quattro uomini è giunto dopo una lunga attività investigativa, iniziata nel novembre del 2013. Le indagini condotte dai carabinieri hanno permesso di individuare le ultime compagini del clan Mazzara, già pesantemente colpito da precedenti provvedimenti giudiziari confermati in giudizio dalla Cassazione, che hanno riconosciuto le responsabilità penali dei componenti di vertice e di diversi associati al clan ed hanno altresì permesso di disarticolare il clan “Caterino–Ferriero”, antagonista storico a Cesa della famiglia Mazzara. Le indagini investigative, svolte con l’ausilio di attività tecniche, con l’aiuto di testimoni, e con i tradizionali servizi di osservazione, controllo e pedinamento, ha consentito di raccogliere un corposo quadro indiziario nei confronti degli indagati, grazie al quale sono state contestate numerose condotte illecite commesse tra il 2013 ed il 2017 ai danni di operatori commerciali di Cesa. Gli inquirenti sono riusciti a ricostruire il quadro di una serie di estorsioni ai danni di commercianti che avvenivano attraverso l’imposizione di beni o la classica richiesta di periodiche somme di denaro nelle festività natalizie o pasquali. La condotta criminale contestata, denotano la perdurante pericolosità criminale del clan dei Casalesi, ala Schiavone, a cui il clan Mazzara è da anni organicamente legato.

Agli elementi probatori, già agli atti degli inquirenti, si è aggiunto di recente il contributo dichiarativo del nuovo collaboratore di giustizia Tammaro Scarano, principale autore delle condotte estorsive contestate, il quale ha ammesso le sue responsabilità ed ha chiamato in correità i complici. Il prezioso risultato investigativo ha potuto beneficiare di un non comune contributo fornito dalle diverse categorie di commercianti che, nonostante il timore concreto di ritorsioni hanno collaborato alle indagini in maniera determinante. Il provvedimento cautelare è stato emesso anche nei confronti di un quinto soggetto resosi irreperibile e tutt’ora attivamente ricercato dai carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa.
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