La blogger Selvaggia Lucarelli diffonde la lettera di una farmacista napoletana prossima alle nozze a Ravello: “Pagati 25 euro di diritti, a Napoli non è così”
NAPOLI – “Alla curia di Cava de’ Tirreni, se devi vidimare i documenti per sposarti, i cari preti ti chiedono soldi e poi nella letterina ti infilano i biglietti da visita del trucco sposa. Papa Francesco pensaci tu”. Lo denuncia la blogger Selvaggia Lucarelli su Facebook, dopo aver ricevuto la lettera di una farmacista napoletana prossima alle nozze.
“Cara Selvaggia – si legge nella missiva – mi chiamo Elena, sono una farmacista di Napoli ed il prossimo 17 ottobre mi sposerò a Ravello. Tra le varie scocciature burocratiche, oggi sono incappata nella Curia di Cava dei Tirreni (Curia di riferimento per Ravello) per vidimare i documenti. Ebbene – accusa la donna – speranzosa che tu possa aiutarmi a denunciare lo schifo che c’è dietro all’evento matrimonio. Costo timbro da parte della Curia di Cava €25. Alla domanda: ‘per quale motivo visto che alla Curia di Napoli non ho pagato nulla’ mi rispondono: ‘diritti’. Non si sa di cosa! Ricevuta fiscale, non pervenuta. Mi rilasciano una busta con dentro…i biglietti da visita per il trucco sposa. Non c’è più religione!”.
(Foto Selvaggia Lucarelli/Fb)