Corte dei conti, De Luca a giudizio per i vigili assunti

Ipotizzato una danno erariale da 403.643 euro. Sospesa venerdì la riconferma di tre dei quattro agenti municipali di Salerno

Una citazione a giudizio per danno erariale di 403.643 euro, originata dall’assunzione di 4 vigili urbani del Comune di Salerno, entrati nella sua segreteria. Il governatore Vincenzo De Luca sarà processato dalla Corte dei conti regionale. Questo sulla base di un principio: le assunzioni negli uffici di diretta collaborazione della presidenza della Giunta regionale della Campania possono essere determinate da criteri di fiducia, ma la qualificazione economica deve attenersi a determinate caratteristiche, variabili in virtù dell’incarico ricoperto.

LA VICENDA DEI VIGILI URBANI

Tutto è partito tre anni fa. In parallelo agli accertamenti della Procura della Repubblica di Napoli, anche la Procura regionale della Corte dei Conti ha iniziato a indagare sull’assunzione di quattro ex vigili urbani di Salerno – Gianfranco Baldi, Giuseppe Muro, Claudio Postiglione e Giuseppe Polverino -negli uffici di staff della Regione Campania. Gli agenti erano entrati nella segreteria del governatore il 10 marzo 2016.

La riconferma di tre dei quattro vigili, decretata il 1 dicembre scorso – unico escluso Baldi-, è adesso sospesa, per effetto di un altro provvedimento di De Luca. Un nuovo decreto, firmato il 10 dicembre, in attesa di “riorganizzazione degli uffici di diretta collaborazione del presidente”, e “per un massimo di 30 giorni”. L’indagine penale, a quanto si apprende, marcerebbe verso la richiesta di archiviazione. Per quella contabile, la procura aveva emesso inviti a dedurre nei confronti di De Luca e un altro dirigente, per il quale non si è proceduto alla citazione a giudizio. Per il presidente della Regione invece sì.

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