Campania, De Luca e i sindacati chiudono di nuovo le scuole. Violato il diritto all’istruzione

Ulteriore attacco al diritto allo studio, violata la sentenza del Tar

Domani 5 febbraio in arrivo un nuovo provvedimento per la  chiusura delle scuole campane firmato dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca e l’utilizzo della solita didattica a distanza producendo ulteriori disagi agli studenti e alle famiglie, alimentando disuguaglianza e dispersione scolastica. Un ulteriore attacco al diritto costituzionale allo studio.  Un provvedimento che sarebbe stato concordato con tutte le organizzazioni sindacali degli insegnanti.

Un’intesa che nei fatti mette in discussione la recente sentenza del Tar, il Tribunale amministrativo regionale che accogliendo i ricorsi presentati da un comitato di genitori ha bocciato la linea di De Luca stabilendo la didattica in presenza così come previsto dai decreti emanati dal governo nazionale. Ancora una volta il governatore, sostenuto dai sindacati, mette in discussione il diritto allo studio, senza avere assunto adeguate iniziative per garantire la funzionalità dei plessi scolastici. L’anno scolastico è ormai saltato in Campania per la gioia dei proprietari delle piattaforme digitale e dei titolari delle scuole private.

Da quanto si apprende da fonti dell’Unità di crisi regionale, “si sta valutando l’andamento dei contagi e bisognerà analizzare bene tutti i dati che abbiamo. Ci saranno approfondimenti per capire quali sistemi di precauzione si potranno contemperare viste le esigenze didattiche”. A quanto pare, però, le decisioni già sarebbero state assunte. De Luca, puntualmente, ha convocato i sindacati concertativi incassando il consenso e la copertura delle cosiddette parti sociali. Consenso e copertura che sono state garantite più volte negli ultimi 9 mesi. Decisioni assunte senza tenere conto delle esigenze degli studenti e delle famiglie. Andava, piuttosto, attivato un monitoraggio costante per garantire la prevenzione e la sicurezza garantendo un rapporto di collaborazione tra dirigenti scolastici, enti locali e Asl.  

CiCre

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