Camorra, sequestro da 3 mln all’ex consigliere regionale Ferraro

L’ex politico è attualmente detenuto dopo essere stato condannato dalla Cassazione, nel 2015, con sentenza passata in giudicato a 5 anni e 4 mesi di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa, perché ritenuto a disposizione soprattutto con le sue aziende dei reggenti del clan dei Casalesi

L’ex politico è attualmente detenuto dopo essere stato condannato dalla Cassazione, nel 2015, con sentenza passata in giudicato a 5 anni e 4 mesi di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa, perché ritenuto a disposizione soprattutto con le sue aziende, considerate “imprese mafiose”, dei reggenti del clan dei Casalesi, in particolare delle fazioni Schiavone e Bidognetti. Beni per un valore di oltre tre milioni di euro, tra appartamenti, veicoli, conti correnti e opere d’arte, sono stati sequestrati dalla Polizia di Stato e della Guardia di Finanza all’ex consigliere regionale dell’Udeur Nicola Ferraro, imprenditore nella raccolta dei rifiuti. Ferraro, 56 anni, in cambio della disponibilità fornita al clan, ha ottenuto sostegno elettorale ed un appoggio determinante per l’affermazione imprenditoriale in regime quasi di monopolio delle sue aziende, come l’Ecocampania srl, ora fallita, che si è aggiudicata numerosi appalti per la raccolta rifiuti presso comuni del Casertano e di altre province italiane. Il sequestro di oggi rappresenta l’epilogo di una complessa attività investigativa svolta dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Caserta e dal Nucleo di Polizia Tributaria della Finanza di Caserta che ha permesso di ricostruire gli asset patrimoniali e finanziari nella disponibilità dell’ex politico, diretta e indiretta (tramite i suoi familiari). I beni sequestrati consistono in un terreno, in otto immobili ubicati in Campania, tra Casal di Principe e Caserta, e a Formia e Gaeta in provincia di Latina.

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