Bruciò la ex incinta, condanna definitiva a 18 anni

Paolo Pietropaolo diede alle fiamme per gelosia Carla Caiazzo, costretta a subire 40 interventi a causa delle gravissime ustioni riportate. Respinto il ricorso dell’imputato contro la sentenza emessa col rito abbreviato

Si chiude con una condanna a 18 anni di carcere, la storia di una violenza atroce. Almeno la storia giudiziaria. Confermata in via definitiva la pena nei confronti di Paolo Pietropaolo, l’ex compagno di Carla Caiazzo. La donna, residente a Pozzuoli, fu data alle fiamme per gelosia, mentre era incinta, la mattina del primo febbraio 2016. La prima sezione penale della Cassazione ha rigettato il ricorso dell’uomo contro la sentenza, emessa dalla Corte d’appello di Napoli il 28 novembre 2017, a sua volta confermando la condanna inflitta dal gup all’imputato, giudicato con rito abbreviato. Nei confronti di Pietropaolo, accusato di tentato omicidio, stalking e tentato procurato aborto, nel processo di primo grado era stata sospesa la patria potestà sulla figlia e disposte provvisionali a favore della vittima, della piccola figlia, e dell’associazione La forza delle donne, costituitasi parte civile nel processo. La vittima è stata sottoposta a 40 operazioni, a causa delle gravissime ustioni riportate. La bambina nacque un mese prima del previsto, con il taglio cesareo.

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