Operazione della Dia: tra i fermi il figlio e il cognato di Ciro Di Carluccio, reggente del clan ora in carcere

NAPOLI – Quattro misure cautelari e il sequestro di beni per 2 milioni di euro sono il bilancio di una operazione della Direzione investigativa antimafia di Napoli contro il clan Contini, un tempo tra i più potenti del capoluogo campano. Destinatari del provvedimento, Eduardo Di Carluccio e Gioacchino Costanza, figlio e cognato di Ciro Di Carluccio, elemento di vertice della cosca e già detenuto. I due sono già stati sottoposti a un decreto di fermo il 13 marzo scorso, ora confermato dal gip. Nel corso di perquisizioni, trovato anche un libro mastro di vittime di usura.

Per gli inquirenti Eduardo Di Carluccio ha preso il posto del padre nella gestione della attività di riciclaggio del gruppo, mentre Costanza ha mediato tra i vertici del clan e la “famiglia” curando il trasferimento di notizie e comunicazioni e pagato gli “stipendi”, curando anche gli investimenti e la cassa comune. Il fermo riguardava anche Carlo Piscopo, già colpito da una misura cautelare del gennaio 2014 e lo scorso 7 febbraio scarcerato dal Riesame, e Giuseppe Zinzi, un infermiere dell’ospedale Incurabili di Napoli, da poco in pensione, ritenuti responsabili di un giro d’usura.

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