Comitati civici a confronto con il direttore Gullo: “Non è stato convincente”

NAPOLI – Un blitz per occupare la direzione del Parco di Capodimonte, rimasto chiuso una settimana per una verifica sugli alberi pericolanti. Lo hanno effettuato alcuni comitati civici oggi, per cercare un confronto con il direttore Gullo. I cittadini cercano risposte su “disservizi, rischio cementificazione, libertà d’accesso, mancanza di sicurezza nei cantieri”. E chiedono una assemblea del territorio “per pretendere trasparenza sui progetti, difesa dal cemento e accesso sempre gratuito”. I comitati affermano di aver avuto con il direttore-progettista del Parco “un confronto serrato, che però no ci ha convinto”.
“Abbiamo contestato – dichiara una nota congiunta – non solo i disservizi come la chiusura del parco e la perenne assenza di spiegazioni, ma fatti a nostro avviso ancora più gravi come una crescente cementificazione del bosco e le notizie, mai smentite, sulla possibilità di inserire un ticket di ingresso”. Gullo si sarebbe difeso “sostenendo che esistono vecchie planimetrie originarie”. “Anche l’utilizzo finale del progetto  – aggiungono gli attivisti – resta assolutamente vago: il direttore ha parlato di polo eno-gastronomico ed altre attività ma niente si è capito su chi saranno i gestori, quali le garanzie sull’impatto ambientale”. I cittadini si sono recati al cantiere (foto in basso) per controllare lo stato dei lavori. Alla protesta hanno preso parte il Comitato della Villetta del Frullone, Villa de Luca occupata, il Comitato Uanema, la associazione Il Bosco e attivisti della Campagna Scacco Matto.
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(Foto “Magnammece o’ Pesone”/Fb)

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