Aversa, 300 studenti in piazza: “Diritto allo studio e scuole sicure”

 

Nove scuole campane su dieci non garantiscono  migliori standard di sicurezza

La lotta degli studenti aversani ha raggiunto i primi risultati positivi. Su richiesta del sindaco di Aversa, Enrico De Cristofaro, il presidente dell’amministrazione provinciale di Caserta, Giorgio Magliocca, domani, alle 15.30, incontrerà lo stesso primo cittadino normanno ed una delegazione di studenti degli istituti superiori cittadini che questa mattina hanno protestato in circa 300, in piazza Municipio, per garantire la sicurezza. Una manifestazione promossa a seguito del  crollo del tetto della palestra dell’istituto tecnico “Volta”.

La delegazione degli studenti è stata accolta dal sindaco e dal consigliere Francesco Di Virgilio. Entrambi gli esponenti istituzionali si sono impegnati ad attivare iniziative per garantire  la sicurezza evidenziando che, comunque, eventuali atti concreti potranno essere messi in pratica solo dall’amministrazione provinciale.

Sulla vicenda la senatrice Vilma Moronese portavoce per il M5S in Senato ha chiesto un incontro con la ministra alla pubblica istruzione Valeria Fedeli. “Quello che ho richiesto – spiega la Moronese – è il prosieguo del lavoro iniziato durante l’incontro che avemmo con la ministra lo scorso 11 luglio, quando alla presenza di una rappresentanza degli studenti e dei genitori della provincia di Caserta, ottenemmo 4 impegni dalla stessa, tra cui quello di superare la questione del dissesto economico dell’ente Provincia impossibilitato ad effettuare la manutenzione degli edifici scolastici di sua competenza, e poi anche quello di fare a Caserta un incontro con tutti gli studenti per discutere e trovare assieme le possibili soluzioni, cosa che ho richiesto nuovamente alla Ministra”. “Sono certa – prosegue – che la Ministra non farà mancare il suo intervento in quanto si è già dimostrata sensibile ai gravi problemi che abbiamo nel casertano, nel frattempo qui si continua a vivere con la paura che possa accadere il peggio ai nostri ragazzi, e questo è angosciante, sono davvero molto preoccupata” conclude la Moronese.

Le scuole della nostra Regione e del  nostro Paese non stanno bene: e non si tratta di un modo di dire, ma della preoccupante situazione in cui versa l’edilizia scolastica.  Poco meno di nove scuole su dieci non garantiscono i migliori standard di sicurezza a studenti e docenti.

Scuola che non sono state progettate o adeguate alle più recenti norme antisismiche. Difficile prevedere quali saranno le conseguenze in caso di un terremoto di una certa intensità, ma certo i precedenti non invitano all’ottimismo.

                                                                                                             Ciro Crescentini

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