Arsenico nei pozzi: 12 sequestri nel casertano

L’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere ha portato alla luce la contaminazione delle acque

Sequestrati 12 pozzi nel casertano perché risultati contaminati, anche da arsenico. Questo è il risultato di una lunga indagine posta in essere dai carabinieri del nucleo di polizia ambientale e del Noe di Caserta, che hanno scoperto una situazione a dir poco “allarmante”, come è stata definita dalla stessa Procura di Santa Maria Capua Vetere che ha coordinato le indagini. I 12 pozzi venivano utilizzati sia per uso domestico che per fertirrigazione. Proprio su quest’ultima è stata riscontrata una “severa contaminazione da metalli pesanti”. Il Procuratore di Santa Maria Capua Vetere Maria Antonietta Troncone, ha immediatamente proceduto al sequestro dei pozzi nell’area Saint Gobain di Caserta, i quali sono risultati particolarmente inquinati, in particolare modo si sono rinvenuti valori elevatissimi di arsenico, fino a 850 volte superiore alla soglia consentita. Per il Procuratore questo sequestro non è la fase finale dell’operazione ma è solo un primo passaggio, infatti andrà poi accertato il livello di inquinamento nella zona e nella falda sottostante. L’area è conosciuta da decenni come la “piscina rossa”, per liquami con arsenico e altre sostanze chimiche sul fondo di una cava, residui dell’attività di lavorazione di un’industria di ferro e vetro. Poi sulla piscina, interrata con tonnellate di rifiuti, sono state costruite abitazioni e insediamenti produttivi. Una zona in cui si è registrata un’alta incidenza di tumori anche se non è possibile collegarla direttamente con i pozzi contaminati. Adesso, bisognerà stabilire le responsabilità. I carabinieri hanno proceduto con urgenza al sequestro disposto dalla Procura, per tamponare gli effetti su chi abita lì intorno e per l’ambiente in generale, le attività di bonifica andranno avanti anche per identificare i responsabili. Non compete, però, alla Procura avviare le bonifiche, ma agli enti amministrativi preposti che si auspica possano iniziare quanto prima.

Monica De Santis

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