Accoltellato fuori scuola a Napoli, la madre del feritore: “Era insultato per il colore della pelle”

La donna: “Il coltello mi ha detto di averlo comprato, ma non ci credo. Qualcuno glielo ha dato. Non ha nemmeno capito cosa ha combinato, pensava di aver solo graffiato il compagno”

Insulti per il colore scuro della pelle. E’ quanto denuncia Antonietta, la madre del ragazzino che ha accoltellato il compagno di scuola nel centro storico di Napoli. La donna, parlando con i cronisti, afferma che due settimane fa aveva chiesto agli assistenti sociali che gli trovassero un’altra scuola. “Io sentivo che mio figlio lì (all’istituto Confalonieri, ndr) non stava bene, che soffriva”.  “Volevo per lui un luogo protetto – afferma la donna – dove non fosse preso in giro né per il colore della sua pelle né perché porta il mio cognome”. “La mia preoccupazione – aggiunge – era che potesse esplodere la rabbia che provava per tutto quello che aveva subito, per tutti gli insulti che riceveva per il colore della sua pelle”. Antonietta racconta: “Non ho mai armato la mano di mio figlio, gli ho sempre detto di non usare le mani, di evitare qualsiasi occasione pericolosa. Quando la polizia gli ha chiesto dove aveva preso il coltello lui ha risposto: ‘L’ho trovato’. Ma da mamma gli ho detto di non dire bugie. Mi ha detto di averlo comprato lui. Ma non ci credo che ha comprato lui un coltello a scatto, qualcuno deve averglielo passato”.

La madre del 14enne riporta la versione del figlio sull’accaduto. “Non ha capito cosa ha combinato – dichiara -“Ha detto alla polizia. ‘Io l’ho graffiato’ e quando gli hanno risposto che l’aveva accoltellato e mandato all’ospedale non ci credeva. Non si è reso conto di quello che aveva fatto”. “Mio figlio voleva chiarire con questo ragazzo – prosegue – un anno fa si erano picchiati e mio figlio era stanco. Stava andando quando il ragazzo ferito l’ha mandato a chiamare. “Mio figlio ha provato a sistemare, ma è stato spintonato, picchiato e ha reagito nel peggiore dei modi”. Adesso deve rispondere di tentato omicidio, a 14 anni.

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