Accoltellato a morte a Bacoli, fermato il figliastro

Il 30enne Danilo Illiano accusato dell’omicidio di Luciano Caronte. Alla base del gesto vecchi dissapori

Uomo ucciso da una coltellata in petto: a Bacoli svolta investigativa in poche ore.  Nella notte i carabinieri della locale stazione hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto – emesso dal sostituto procuratore Giuseppe Cimmarotta – per omicidio aggravato nei confronti di Danilo Illiano, 30enne operaio e incensurato, affetto da disturbi psichiatrici. L’uomo è accusato dell’omicidio del patrigno Luciano Caronte, 59enne compagno della madre. Il giovane è stato ascoltato dopo il fermo per qualche ora, nella caserma di Pozzuoli, alla presenza del pm della procura di Napoli. Quindi è stato portato nel carcere di Poggioreale. Viveva nell’appartamento in via Roma con la madre la sorella e Caronte. La vittima ieri era stata trovata dai militari dell’Arma, allertati da una telefonata al 112, riversa a terra: è deceduto durante le operazioni di rianimazione da parte del 118. Presentava una ferita da arma da taglio al centro del petto, probabilmente inferta da un coltello da cucina. La tragedia, secondo le indagini, sarebbe scoppiata mentre Illiano e Caronte erano soli in casa. Alla base vecchie discussioni ed una incompatibilità caratteriale. La vittima, originaria di Napoli, sembra non avesse un lavoro stabile, risultando saltuariamente impiegato presso vari ristoranti dell’area flegrea. Caronte, napoletano, si era trasferito a Bacoli dopo l’incontro con la compagna, vedova e insegnante di scuola primaria.

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