Vaccini, la prossima settimana il decreto sull’obbligo per chi si iscrive a scuola

Dopo la falsa partenza di due giorni fa, con il provvedimento annunciato dal ministro Lorenzin e poi smentito nell’ordine del giorno al consiglio dei ministri di ieri, è stato il premier Paolo Gentiloni a chiarire all’esecutivo che la norma approderà alla prossima riunione a Palazzo Chigi, prevista venerdì

 

E’ il governo “Sì vax”, e prevale la linea integralista dei vaccini obbligatori subito. La prossima settimana in consiglio dei ministri arriverà il testo del decreto sull’obbligo di vaccinazione per iscriversi a scuola. Una vittoria del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e di Matteo Renzi, contrariato dagli iniziali dubbi tra alcuni membri del governo. Dopo la falsa partenza, con il provvedimento annunciato e poi smentito nell’ordine del giorno al consiglio dei ministri, è stato il premier Paolo Gentiloni a chiarire all’esecutivo che la norma approderà alla prossima riunione a Palazzo Chigi, prevista venerdì. Il testo è composto da due articoli ed è ora nelle mani di tutti i ministri per una valutazione prima dell’esame finale e il voto che potrebbe esserci già fra sei giorni: nella attuale formulazione prevede l’obbligo di rifiutare agli alunni l’iscrizione a scuola, in assenza di vaccinazione, per i dirigenti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private. Superate le perplessità dei più scettici, come il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli. Il nodo principale resta di natura costituzionale, perché va trovato un punto di equilibrio tra il diritto alla salute e quello all’istruzione. Tanto che Fedeli avverte di “non scaricare su un bambino una scelta che appartiene ai genitori”. Il rispetto della norma sarebbe demandato a controlli di Comuni, Regioni e Stato per bambine e bambini da 0 a 6 anni, dello Stato per quelli tra i 6 e i 16 anni. Nel pomeriggio il ministro della Salute ha fatto la sua passerella trionfale a Napoli, al convegno sul Piano nazionale delle vaccinazioni organizzato dall’ordine dei Medici partenopeo, una sfilata pro vaccini orchestrata dal deputato-cardiologo Raffaele Calabrò. Lorenzin procede con passo da panzer verso la legge sulle vaccinazioni obbligatorie: “La scienza non è democratica, tutto ciò che dice è incontrovertibile”. E allora ecco che nel Piano c’è “il superamento tra vaccinazioni obbligatorie e raccomandate, tutte quelle inserite sono necessarie e le devi fare”. La cifra del discorso è la paura: “Ogni anno abbiamo morti di pertosse” e quelli che “hanno avuto l’encefalite a seguito del morbillo”. Perché nasca l’urgenza di intervenire, addirittura per decreto, Lorenzin lo motiva così: “Su alcune vaccinazioni, come su quella del morbillo, noi abbiamo una media di copertura nazionale dell’87% quando “l’immunità di gregge” ti dice che la popolazione è al sicuro sopra il 95%. E quell’87% si riferisce solo ad una media e ci sono territori in cui si è all’82, al 70, al 65%. Questi sono casi con una pericolosità per la popolazione”.

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