Terzo polo dei ‘non allineati’, prove di dialogo tra Conte e de Magistris

Un eventuale accordo non sarebbe accolto positivamente da alcune componenti di “Unione Popolare”

Il leader del M5s, Giuseppe Conte annuncia la nascita del terzo polo: “Il campo giusto, dove c’è la dignità della persona, di chi lavora, la dignità sociale di chi in un momento di difficoltà può essere aiutato dallo Stato senza essere umiliato, bullizzato da politici che vivono di privilegi” – ha affermato l’ex presidente del consiglio in un video sulla sua pagiana Facebook. “La campagna elettorale è già stata scritta dal pensiero unico dominante, ci sarà un voto utile, o si vota Meloni o Letta, o Calenda dirà se stesso, Renzi dirà se stesso, si metteranno di mezzo Di Maio o Brunetta. Ma ci sarà una sorpresa, un terzo incomodo, il M5s con la sua agenda progressista: sociale, ci batteremo per fissare priorità per tutelare piccole imprese, lavoratori autonomi”.

Conte ha per la prima volta assunto una posizione su un eventuale accordo politico con l’ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. “Pronti al dialogo con tutte le componenti sane, ambientaliste e progressiste – ha dichiarato Conte, a Filorosso, su Rai 3 – Non voglio parlare di nomi, ognuno ha la sua storia e sensibilità“.

L’ex Pm è pronto a siglare un accordo politico. “Ho apprezzato la scelta di Conte di interrompere il rapporto strategico con il Partito democratico. Adesso però Conte deve decidere: se vuole tornare alle origini dei pentastellati e verso il campo di chi non si è mai compromesso, la sinistra radicale, l’ambientalismo, gli amministratori, movimenti e reti civiche, allora questa convergenza, questo dialogo si può realizzare. Questo rappresenterebbe un terzo polo che potenzialmente può arrivare al 15-20%”ha detto de Magistris, intervenendo questa mattina a La7. 

L’accordo proposto da de Magistris non sarebbe accolto positivamente da alcune componenti di “Unione Popolare”, la neo organizzazione politica composta da demA, Manifesta, Rifondazione e Potere al popolo.  Stando ad alcune fonti bene informate, un gruppo consistente di attivisti di Potere al Popolo e le 5 ex parlamentari pentastellate del gruppo Manifesta non avrebbero apprezzato le fughe in avanti dell’ex sindaco di Napoli. “Come minimo ci dovrebbe essere una discussione per valutare cosa dobbiamo discutere con Conte per essere non dico accorti ma consapevoli – afferma un giovane attivista di Potere al Popolo – Invece, emergono valutazioni affrettate senza un’accurata e lungimirante analisi politica”

CiCre

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