Sequestrati oltre 1,7 milioni di euro
“Plurime vessazioni, minacce di ritorsioni e di licenziamento” creando un clima di “intimidazione e di costrizione” ai danni dei propri dipendenti. Questo quanto emerso a Nocera Superiore (Salerno) dalle indagini dei carabinieri e della Guardia di finanza, coordinate dalla procura di Nocera Inferiore, nei confronti dell’amministratore unico di una società che gestisce una serie di supermercati nell’agro nocerino-sarnese.
L’imprenditore è stato arrestato per estorsioni aggravate nei confronti dei propri dipendenti. Sequestrati, inoltre, beni per un ammontare complessivo di oltre 1,7 milioni di euro, ritenuto dagli investigatori il profitto derivante dalle estorsioni compiute.
“Molteplici dipendenti – ha spiegato in una nota il procuratore nocerino Antonio Centore – venivano costretti ad accettare condizioni di lavoro illegittime rispetto al proprio contratto di lavoro, una retribuzione inferiore rispetto al lavoro prestato, a rinunciare a permessi e riposi, nonché a sottoscrivere quietanze liberatorie con le quali dichiaravano di rinunciare ai crediti di lavoro maturati e non corrisposti”. “Il clima di prevaricazione in danno dei dipendenti – ha aggiunto Centore – giungeva anche a costringerli alla vendita al pubblico di pietanze da asporto preparate con alimenti scaduti e non idonei al consumo, quali carne annerita e maleodorante poi corretta con l’aggiunta di additivi, pasta contenente blatte, nonché frutta ed ortaggi marci”.