New York Times: l’offensiva ucraina è fallita, esercito logorato dai combattimenti

E’ quanto affermano ufficiali e strateghi statunitensi consultati dal quotidiano

L’insuccesso dell’offensiva intrapresa all’inizio di giugno dalle forze ucraine è imputabile, oltre alle formidabili difese allestite dalla Russia nel sud-est del Paese, anche a errori nello schieramento delle forze da parte di Kiev. E’ quanto affermano “ufficiali e strateghi statunitensi” consultati dal quotidiano “New York Times”, secondo cui i reggimenti dell’Esercito ucraino armati e addestrati dai Paesi occidentali in vista dell’offensiva sono stati posizionati in maniera troppo dispersiva lungo il fronte, anzichè concentrarli sulle principali direttrici dell’attacco nelle regioni di Zaporizhzhia e Donetsk.

Il principale obiettivo dell’offensiva – ricorda il “New York Times” – era di tagliare il cosiddetto “ponte terrestre” che collega la Russia alla Crimea. Tuttavia, anzichè concentrarsi su tale obiettivo, i comandanti ucraini avrebbero “suddiviso equamente la loro potenza di fuoco tra l’est e il sud“.

Una maggior concentrazione di forze ucraine si troverebbe oggi nelle aree di Bakhmut e di altre citta’ dell’Ucraina orientale e nord-orientale – ad esempio a Kupiansk, verso cui le forze russe stanno conducendo una loro offensiva – rispetto alle aree vicine a Melitopol e Berdiansk, che costituiscono in teoria i principali obiettivi strategici di Kiev.

Secondo un “ufficiale statunitense” citato dal quotidiano, una svolta nella controffensiva dell’Esercito ucraino sarebbe possibile solo attraverso un cambio di tattica e un “movimento drammatico” delle forze.

Un secondo ufficiale anonimo afferma che le forze ucraine sono “troppo disperse, e devono consolidare la loro capacità di combattimento in un solo punto”. Secondo il “New York Times”, il capo di stato maggiore delle forze armate Usa, generale Mark Milley, ha formulato la medesima raccomandazione durante una videoconferenza coi capi della Difesa ucraina lo scorso 10 agosto; Milley si confronterebbe ogni settimana col comandante delle forze armate ucraine, Valery Zaluzhny, ma il presidente Usa Joe Biden avrebbe proibito ai vertici militari statunitensi di recarsi a Kiev a causa dei rischi per la sicurezza, e per evitare di aumentare ulteriormente le tensioni con la Russia.


Correggere l’andamento dell’offensiva dopo quasi tre mesi non sarà facile: le unità dell’esercito ucraino sul fronte appaiono logorate dai combattimenti, e Kiev non sembra essere nelle condizioni di sguarnire il fronte a Kharkiv, nel nord-est del Paese, dove i russi avrebbero concentrato un’armata di oltre 100mila uomini in vista di una potenziale offensiva su vasta scala

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