Napoli, Venerdì 12 Luglio giornata di lotta contro sovraffollamento carcere Poggioreale

3 detenuti morti in soli tre giorni. Iniziativa a distanza di 50 anni dalla storica rivolta del 68′

Venerdì 12 luglio alle 18,30 manifestazione a Napoli contro le degradanti condizioni in cui versa il carcere di Poggioreale: sovraffollamento, la morte di tre detenuti in soli tre giorni. La data scelta per protestare non è un caso. Il 12 luglio 1968 la rivolta di Poggioreale apri’ una stagione di lotta che per 7 anni coinvolse tutte le carceri d’Italia, ancora ferme alla disciplina degli anni ’30. Quel giorno, i detenuti si ribellarono contro le condizioni carcerarie di Poggioreale, costringendo le istituzioni a incontrare i reclusi per ascoltare le loro richieste come una riforma dell’ordinamento penitenziario, un miglioramento delle condizioni detentive e un ripensamento di tutto il sistema carcerario. Cinquantuno anni dopo quella celebre rivolta, Poggioreale si appresta a vivere un nuovo ’12 luglio’ come annunciano i movimenti napoletani solidali con le persone detenute. La scelta di protestare per le condizioni in cui versa la struttura di Poggioreale e’ nata a seguito di una serie di episodi che si sono verificati il mese scorso nella casa circondariale, dalla morte di tre detenuti (2 sono i casi di suicidio) in soli tre giorni e dopo la rivolta del 16 giugno scorso che ha interessato tutti i reclusi, oltre 200, nel padiglione Salerno che chiedevano il ricovero di un altro detenuto.Ma e’ allarmante anche la situazione che riguarda il sovraffollamento. “A fronte di circa 1600 posti – denunciano i parenti dei detenuti di Poggioreale – sono rinchiusi circa 2400 detenuti; a questo si aggiungono condizioni sanitarie inaccettabili, l’assoluta mancanza di un’assistenza medica. Oggi ci sembra ancora piu’ urgente lottare contro l’istituzione carceraria, in particolare in una fase in cui giustizialismo e populismo penale invadono ed egemonizzano il discorso pubblico”- spiegano i promotori della protesta La protesta nasce poi contro l’annuncio del governo di trasformare in un carcere anche una caserma in disuso che si trova nella zona di Cavalleggeri d’Aosta a Napoli a seguito della firma di un accordo tra i ministri della Difesa e della Giustizia. La situazione di sovraffollamento a Poggioreale e’ stata denunciata di recente anche dal Garante nazionale dei detenuti Mauro Palma che, dopo una visita di quattro giorni alla struttura effettuata a maggio denunciava come “di una capienza regolamentare di 1633 posti e di una capienza effettiva di 1515 (116 posti non sono disponibili)” la struttura ospitasse “2363 persone”. Anche la deputata Gilda Sportiello del Movimento 5 Stelle dopo aver effettuato una ispezione parlamentare a Poggioreale a seguito dei 3 decessi in tre giorni, conferma di aver trovato in carcere “piu’ di 2300 detenuti, celle con nove o sette detenuti, condizioni igieniche ai limiti della decenza, personale sanitario al di sotto all’effettiva necessita’ della popolazione carceraria. Poggioreale – ha detto – non e’ compatibile con la detenzione. Al governo chiederemo la piena disponibilita’ dei fondi gia’ stanziati per la ristrutturazione delle strutture edilizie del carcere napoletano”.

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