Napoli, scoperta rete sfruttatori di donne migranti

Eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare

Scoperta una rete di trafficanti che esercitavano il proprio potere illegale sulla provincia di Napoli costringevano alla prostituzione giovani donne. Il gruppo criminale è stato stanato dalla Polizia di Napoli grazie al  coraggio di una nigeriana minorenne, giunta in Italia a bordo di un barcone dalla Libia. Quattro le ordinanze di custodia cautelare eseguite dalla polizia di Napoli nei confronti di un italiano e tre nigeriani, accusati di associazione a delinquere avente carattere di transnazionalità, tratta di esseri umani, riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione. Misure restrittive per Ese Osadolor, alias Mommy, di 30 anni, che vive in località Lago Patria, a Giugliano in Campania (Napoli), con alcune connazionali, che ha fatto giungere direttamente dalla Nigeria e fa prostituire per suo conto le donne; per il suo fidanzato 29enne, Enabulele Emma, che collabora con lei nella gestione delle ragazze; per Aniello Di Micco, 70enne, ritenuto uno dei “tassisti” che collabora con Ese Osadolor, accompagnando e andando a riprendere sul posto di lavoro le meretrici; e per Iyamu Bright, fratello di Ese Osadolor, che collabora con la sorella nella gestione delle ragazze e tiene i contatti con altre persone, ancora non identificate, che si trovano in Nigeria e in Libia e che, verosimilmente, organizzerebbero i cosiddetti “viaggi della speranza”

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