Milano,  associazioni speculavano sulla pelle dei migranti: 11 arresti

Su presunta gestione economica illecita per 7 milioni di euro, 4 le Onlus coinvolte

Oltre 100 finanzieri del comando di  di Lodi  hanno eseguito numerose perquisizioni e un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 11 persone in Lombardia e in Campania accusate di associazione per delinquere, truffa allo Stato e autoriciclaggio nell’ambito dell’inchiesta ‘Fake Onlus‘ che vede al centro una presunta gestione economica illecita da parte di 4 Onlus e cooperative che si occupano di accoglienza dei migranti, per presunti profitti illeciti per oltre 7 milioni di euro. L’operazione della Guardia di Finanza è stata  coordinata dai pm di Milano Ilda Boccassini e Gianluca Prisco.  Le onlus coinvolte si chiamano ‘Volontari senza frontiere’, ‘Milano Solidale’, ‘Amici di Madre Teresa’ e ‘Area solidale’ le onlus, tutte operanti tra Lodi, Pavia e Parma. Le associazioni avrebbero utilizzato falsi documenti per partecipare ai bandi pubblici per gestire l’accoglienza di centinaia di migranti. E non solo. Le onlus al centro dell’inchiesta risultano collegate a noti pluripregiudicati appartenenti alla ‘ndrangheta e sarebbero state utilizzate per consentire a persone recluse di “accedere ai benefici di legge attraverso l’assunzione presso le predette cooperative”. Le Onlus sarebbero state “sfruttate per fare ottenere a persone recluse, attraverso il rilascio di documentazione falsa, la concessione della misura alternativa alla detenzione da parte del magistrato di sorveglianza”. “Un pericoloso sodalizio criminale che si è stabilmente inserito nelle gare pubbliche per la gestione dell’emergenza migranti indette dalle Prefetture di Lodi, Pavia e Parma” – spiegano i finanzieri.Nelle indagini durate due anni è stata accertata “la progressiva costituzione di Onlus Cooperative, collegate tra loro da mirati interscambi di cariche amministrative, appositamente costituite” solo per “partecipare ed aggiudicarsi le gare” indette dalle Prefetture “offrendo, spesso, il prezzo più conveniente a ribasso, producendo a supporto documentazione non veritiera sui servizi offerti ai migranti”. Le onlus indagate “dal 2014 al 2018, a fronte dei bonifici ordinati dai citati Uffici Territoriali del Governo in conseguenza degli appalti aggiudicati, hanno ottenuto illecitamente 7.497.256,26 euro di cui 4.586.981,27 utilizzati per scopi personali dai rappresentanti legali delle medesime onlus“.

M5S: FINITA ERA IN CUI SI LUCRA SULLA LORO PELLE” – Grazie all’impegno della guardia di finanza di Lodi e della procura di Milano, 11 persone che sarebbero coinvolte nel business dei migranti sono finite agli arresti questa mattina“. Cosi’, in una nota, i deputati del MoVimento Cinque Stelle nelle commissioni Esteri e Giustizia di Montecitorio. Le onlus sotto accusa, che tra l’altro risulterebbero collegate a noti pluripregiudicati appartenenti alla ‘ndrangheta – si legge ancora nella nota- avrebbero utilizzato falsi documenti per partecipare ai bandi pubblici per ottenere fondi destinati all’accoglienza di centinaia di migranti. Dalle indagini risulterebbero profitti illeciti su un giro di finanziamenti di circa 7,5 milioni di euro”, continuano i deputati. “Se questi fatti venissero confermati, si tratterebbe di reati gravissimi, contro i quali da sempre il MoVimento 5 Stelle si batte. Abbiamo sempre sostenuto la necessita’ di aumentare la trasparenza nella gestione dell’accoglienza. Grazie ad un nostro emendamento al decreto Sicurezza, infatti, ora le cooperative avranno l’obbligo di rendicontare i fondi ricevuti fino all’ultimo centesimo. È finita l’era in cui si lucra sulla pelle dei migranti“, concludono

(seguono aggiornamenti)

 

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