Maturità, via alla prova di italiano: ecco le tracce

La scelta è tra Giorgio Caproni, la natura, i robot, la ricostruzione e il miracolo italiano

Iniziano gli esami di maturità con la prima prova, quella di italiano. Ecco le sette tracce proposte dal Ministero: per la tipologia A (Analisi del testo) Giorgio Caproni “Versicoli quasi ecologici” (1972, tratta dalla raccolta Res Amissa); per la tipologia B (Saggio breve o articolo di giornale) “La natura tra minaccia e idillio” (Ambito artistico-letterario), “Nuove tecnologie e lavoro” da uno dei testi di Enrico Marro, articolo da IlSole24Ore (Ambito socio-economico), “Disastri e ricostruzione” (Ambito storico-politico), “Robotica e futuro” (Ambito scientifico-tecnologico); per la tipologia C (tema storico) “Il miracolo economico italiano”, citazioni da Piero Bevilacqua da “Lezioni sull’Italia repubblicana” e da Paul Ginsborg da “Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi”; per la tipologia D (tema di ordine generale) “Progresso e civiltà” partendo da una citazione di Edoardo Boncinelli (“Per migliorarci serve una mutazione”).  Mezzo milione di studenti affronta la prima prova scritta, quella di Italiano uguale per tutti gli indirizzi. Quest’anno sono 12.691 le commissioni per 25.256 classi coinvolte. 505.686 i candidati iscritti all’esame (489.168 interni e 16.518 esterni). Gli ammessi all’esame, secondo le prime rilevazioni del Miur, sono il 96,3%; la Sardegna è la regione che fa registrare il tasso più basso, 94%, mentre la Basilicata con il 98,5% è quella che sforna la più alta percentuale.

 

“Versicoli quasi ecologici” di Giorgio Caproni (raccolta Res Amissa)
Non uccidete il mare,
la libellula, il vento.
Non soffocate il lamento
(il canto!) del lamantino.
Il galagone, il pino:
anche di questo è fatto
l’uomo. E chi per profitto vile
fulmina un pesce, un fiume,
non fatelo cavaliere
del lavoro. L’amore
finisce dove finisce l’erba
e l’acqua muore. Dove
sparendo la foresta
e l’aria verde, chi resta
sospira nel sempre più vasto
paese guasto: Come
potrebbe tornare a essere bella,
scomparso l’uomo, la terra.

 

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