La mobilitazione dei precari: “contro i tagli e la guerra riprendiamoci l’Università”

Iniziative di lotta promossa dal ReStrike – Coordinamento nazionale precari della ricerca

Si mobilitano i precari delle Università italiane contro le scellerate scelte del governo Meloni che preferisce utilizzare le risorse economiche per finanziare la guerra, fornire armi per combattere Russia tagliando la ricerca e legittimando nuove forme di precarietà, sfruttamento e la demolizione delle Università.

Mentre la bolla dei fondi PNRR sta per esaurirsi, il governo taglia complessivamente di 500 milioni di euro il Fondo di Finanziamento Ordinario, cui si aggiungono i tagli lineari e il blocco del turnover – spiegano in una nota ReStrike – Coordinamento nazionale precari della ricerca – Per compensare i tagli, la ministra Bernini sta preparando una riforma del preruolo universitario che punta a fornire ai rettori nuove figure iperprecarizzate e a basso costo con cui mandare avanti ricerca e didattica, senza possibilità di immissione in ruolo. I rischi sono la riduzione dell’offerta formativa, soprattutto negli Atenei piccoli la cui stessa sopravvivenza è messa in discussione, e l’espulsione di migliaia di precari della ricerca che sorreggono con il proprio lavoro le università“.

A Milano il 10 dicembre, l’Assemblea precaria ha organizzato il suo primo presidio all’università Bicocca, creando un momento importante di confronto tra precarie/i e denunciando la situazione attuale davanti alla rettrice dell’università e presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane Giovanna Iannantuoni. A lei e a tutti i rettori e rettrici delle università italiane l’assemblea ha ricordato che senza precarie/i – la maggioranza del personale docente e di ricerca – l’università si blocca, denunciando “la loro costante incapacità di rappresentare gli interessi di chi studia e lavora nelle università e la loro determinazione a peggiorare le condizioni lavorative e di vita di chi decide di intraprendere la carriera accademica”.

Ieri, 12 dicembre, si è riunita nuovamente l’Assemblea precaria di Napoli nella quale si è deciso di continuare un lavoro capillare di informazione e attivazione di assemblee nei singoli dipartimenti per allargare la partecipazione e aprire un dialogo tra le diverse componenti della comunità accademica e riconvocandosi a gennaio dopo il tornante delle mobilitazioni collegate al 20 dicembre, quando a Roma si riuniranno alla Camera gli Stati generali della CRUI.

Anche a Roma si intensificano gli appuntamenti, tra Sapienza e Roma Tre.

Il 10 dicembre Assemblea d’ateneo sotto al rettorato di Roma Tre. Molto partecipata, l’Assemblea ha fatto nuovamente il punto sui tagli e convenuto sulla esigenza di allargare ulteriormente la partecipazione alla mobilitazione nei vari dipartimenti di Roma Tre, in vista soprattutto della giornata del 20.

Mercoledì 11 dicembre si è tenuta una riunione di Facoltà a Ingegneria di Sapienza per cominciare a radicare localmente l’Assemblea precaria Sapienza, con l’obiettivo di intraprendere azioni su tre livelli: elaborare e promuovere dal basso forme di sciopero al rovescio, con formazione e autoformazione fuori dalle aulee, intraprendere la costruzione e presentazione di mozioni dai dipartimenti al Senato accademico, promuovere una assemblea straordinaria di facoltà con tutto il corpo docente. Alla riunione erano presenti 60 persone, equamente suddivisi tra dottorandi, ADR e rtda, con qualche docente.

Ieri infine si è riunita, sempre a Sapienza, l’Assemblea precaria di ateneo, sempre a Ingegneria, in cui 60 persone hanno discusso per molte ore sulle forme di mobilitazione più opportune per contestare il 20 dicembre gli Stati generali della CRUI, deliberando la partecipazione a un presidio organizzato in convergenza con altre assemblee, associazioni e sindacati con un chiaro intento comune: Stati di agitazione contro il patteggiamento tra Crui e governo sulla pelle di studenti e precari! Per chiudere Lunedì si riunirà anche l’Assemblea precaria di Roma Tre per discutere operativamente del 20.

CiCre

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