Ischia, una terribile sera d’estate. Morti, dispersi, case crollate

 

Due donne anziane morte, colpite dai calcinacci, 39 feriti, uno particolarmente grave, trasferito tramite elicottero all’ospedale Cardarelli. Tre bambini, uno di pochi mesi, sepolti dalle macerie. Il più piccolo Pasqualino già salvato la scorsa notte, altri due, Mattia e Ciro individuati vivi ed estratti dai vigili del fuoco. Tutti localizzati nella zona alta di Casamicciola.

La prima vittima del terremoto di Ischia è Lina Balestieri, presidente delle “Donne Baranesi”, è stata travolta dai calcinacci crollati della Chiesa del Purgatorio a Casamicciola.  L’altra è  Maria Pesce,  ospite dell’amica Michelina (attualmente ricoverata al Rizzoli a e tratta in salvo dalle macerie). Purtroppo, ha trovato la morte durante la sua vacanza.

E’ il primo e grave bilancio  del terremoto che ha colpito l’isola d’Ischia con una scossa di magnitudo 4 .0 a 5 chilometri di profondità, alle ore 20 e 57 del 21 agosto. La scossa, registrata in mare a una profondità di 10 chilometri ha colpito in particolare Casamicciola ed è stata avvertita distintamente anche in altri comuni dell’isola, come Barano Forio, Serrara Fontana, Lacco Ameno, Barano d’Ischia.

Lungo le strade di Casamicciola vi sono grandi capannelli di persone che si sono riversate in strada. Il Majo è l’area  più colpita: crepe e lesioni, intonaci caduti e tanto tantissimo fumo. La chiesa del Purgatorio è andata distrutta. Distrutti anche alcuni alberghi. “Un boato fortissimo, poi un blackout elettrico. E’ tanta paura”-  questo il racconto di alcuni turisti che si trovano sull’isola.

L’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno è ritornato attivo dopo che era stato temporaneamente evacuato per la presenza di numerose crepe.

Secondo il racconto dei testimoni si sarebbero aperte delle crepe improvvise nelle strutture ricettive e alberghiere.  È scattato il piano di emergenza sanitario per i soccorsi alla popolazione di Ischia: già disposta unità di crisi del Cardarelli per eventuali necessità di trasporto in eliambulanza.

Da Napoli sono partiti i primi soccorsi. Imbarcati sul Traghetto Caremar i rinforzi dei Vigili del Fuoco e Polizia di Stato. A bordo anche il Prefetto.

Dal capoluogo campano sono partiti unità operative della Polizia, dei Carabinieri, della Capitaneria e della Guardia di Finanza per garantire ordine pubblico e prevenire atti di sciacallaggio.

La compagnie di navigazione sono pronte ad attivare corse straordinarie(anche di notte) per venire incontro ai turisti disponibili a lasciare l’isola e portare ulteriori mezzi di soccorso.

Nel porto di Casamicciola è presente un traghetto della Caremar in grado di ospitare mille persone.

Il campo sportivo di Lacco Ameno è aperto per accogliere le persone che trascorreranno la notte fuori dalle case.

Federalberghi Ischia con i suoi soci ha deciso di mettere a disposizione gratuitamente le camere delle proprie strutture ricettive per le popolazioni e gli ospiti dei comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno, colpite dal sisma del 21 agosto. Gli alloggi sono disponibili nei comuni che non sono stati interessati dagli eventi sismici. Federalberghi Ischia informa inoltre che sta procedendo in tal senso in stretto contatto con il Centro Operativo della Protezione Civile.

Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

“Alla prima notizia della scossa, è stato immediatamente attivato il coordinamento tra le centrali operative di Roma e della Campania. Il Presidente del Consiglio ci ha contattato da subito per avere informazioni. Ad ora abbiamo notizie di un bilancio pesante, soprattutto per la parte alta di Casamicciola. Dal punto di vista sanitario abbiamo lavorato per coordinare gli interventi con una linea diretta tra 118 e centrale della protezione civile. E per preparare il trasferimento dei pazienti più gravi al Cardarelli di Napoli o in altre strutture e, a breve, allestiremo un ospedale da campo per una emergenza che può diventare ancora più grande. Mobilitati tutti i mezzi, dai traghetti, alle idroambulanze, agli elicotteri. Questo è il momento di salvare vite, non di altro. E sul fronte dei soccorsi stiamo producendo insieme a tutte le forze dell’ordine e alle istituzioni nazionali e locali il massimo sforzo. Ho parlato anche con il sindaco di Casamicciola: a tal proposito c’è molta preoccupazione, soprattutto tra i turisti e i villeggianti che provano a lasciare istintivamente l’isola in questi momenti, ma bisogna mantenere i nervi saldi. Ci saranno da domani anche altri problemi, adesso bisogna affrontare l’emergenza”.

Il sindaco di Napoli e di Città Metropolitana, Luigi de Magistris in una nota ha dichiarato che “La Città Metropolitana di Napoli ed il Comune di Napoli sin dai primi minuti successivi alla violenta scossa di terremoto che ha colpito ieri sera l’isola d’Ischia e l’area flegrea napoletana hanno messo in atto ogni azione per contribuire a sostenere le attività di emergenza, soccorso e assistenza in favore delle persone e dei Comuni così duramente colpiti. Tutti uniti per stare vicini agli abitanti dell’isola e a chi sta operando senza sosta per salvare vite umane.”

 Il sisma registrato a Ischia non è collegato al bradisismo flegreo.

“Ho parlato con l’Osservatorio Vesuviano e voglio tranquillizzare i cittadini di Pozzuoli. Non si tratta di bradisismo e non è collegato direttamente al nostro territorio e a quello flegreo».

A dirlo è il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia in seguito al sisma registrato in queste ore sull’isola di Ischia. Evento che è stato chiaramente avvertito in alcune zone della città e che non ha causato danni a persone o cose.

«Invito pertanto i cittadini alla calma e alla tranquillità – ha aggiunto il primo cittadino – L’epicentro è stato individuato a pochi metri dalla costa dell’isola e il terremoto ha colpito in modo particolare Casamicciola. Se in qualche caso è stato avvertito in modo così forte a Pozzuoli è per la vicinanza, l’entità e la poca profondità del sisma. Siamo vicini alla comunità di Ischia».

 

                                                                                                                                    Ciro Crescentini

 

(foto da Il Dispari)

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