Ilva Taranto: De Magistris attacca l’accordo ma non propone alternative

Una nota di demA contro l’intesa che prevede oltre 10 mila posti di lavoro

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris e la segreteria del suo partito demA criticano duramente l’accordo sindacale per l’Ilva sottoscritto a Taranto da sindacati di base, confederali e dal ministro del lavoro Luigi di Maio. Il primo cittadino e i fedelissimi arancioni criticano ma non avanzano proposte alternative credibili. Forse, al posto dell’Ilva propongono il lungomare di Taranto liberato, l’assunzione di camerieri con contratti a termine nelle pizzerie e nei “piccoli caffè”?  Il loro obiettivo, a quanto pare, è cavalcare solo il dissenso, puntando a raccogliere i delusi pentastellati. Operazione demagogica e propagandistica. Il sindaco e i componenti della segreteria non entrano nel merito dell’accordo. L’accordo sancisce che il Jobs Act non sarà applicato in azienda,  i lavoratori saranno assunti(e tutelati) con l’articolo 18,  sancite 10.700 assunzioni come base di partenza e non ci saranno esuberi. Previsti investimenti e protocolli ambientali per la tutela della salute e dell’ambiente. De Magistris e segretari di deMa hanno diffuso una durissima nota contro il governo e il ministro Luigi di Maio.

“Quello che ama definirsi “il Governo del cambiamento” continua a smentire nell’azione concreta le promesse elettorali di entrambi gli schieramenti politici che lo compongono” -evidenzia la nota a firma di Luigi de Magistris, Enrico Panini, Raffaella Casciello, Alessandra Clemente, Marco Cocifoglia, Rosario di Lorenzo, Maria De Marco, Egidio Giordano, Chiara Guida, Carmine Piscopo in cui si legge: “in particolare, il Movimento Cinquestelle, in un solo giorno, è riuscito a deludere sia il suo elettorato “No Vax”, con la marcia indietro sui vaccini, sia la componente ambientalista per quanto riguarda la mancata chiusura dell’Ilva di Taranto. Per amministrare ci vuole competenza e per cambiare le cose ci vogliono coraggio e coerenza”. In particolare, per quanto riguarda Ilva, per il Movimento “demA” gli abitanti di Taranto “avevano ed hanno tutto il diritto di decidere per se’ stessi, per la loro vita. Quella citta’ e’ stata tormentata per anni dalla inaccettabile contrapposizione fra salute e lavoro, come se i due diritti fossero in competizione”. Dopodiche’ la segreteria politica di demA aggiunge: “Non esiste diritto al lavoro senza diritto alla salute: lo abbiamo sempre detto e continuiamo a batterci perche’ cosi’ sia realmente. A chi lotta per meritarsi la coesistenza del diritto al lavoro e del diritto alla salute manifestiamo la nostra vicinanza in questo momento di grave sconforto che vede, ancora una volta, gli interessi economici prevalere sul diritto alla salute, con il ricatto della perdita del lavoro. Le prime vittime – conclude la segreteria di demA – sono proprio le lavoratrici e i lavoratori che hanno il diritto di lavorare con dignita’ in fabbriche sicure per loro e per il territorio. Noi, invece, saremo sempre al loro fianco a sostenere il diritto al lavoro ed il diritto all’ambiente”. 

Curioso l’attacco al governo a poche ore di distanza dall’approvazione di un emendamento nelle commissioni competenti approvato proprio dal Movimento 5 Stelle, sostenuto dalla Lega e Forza Italia che ha sostanzialmente salvato il Comune di Napoli dal dissesto. La politica-politicante, l’opportunismo continuano a primeggiare.

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