Il superministero non c’è, Draghi beffa il voto su Rousseau

Morra: “La realtà non corrisponde a quanto chiesto nel voto online”. Lezzi: “Il ministero dell’ambiente non sarà fuso con il ministero dello sviluppo economico, affidato alla Lega. Non abbiamo votato per questo sulla piattaforma”

Il varo del governo Draghi non placa certo gli animi nel Movimento 5 Stelle. Forte delusione per i nomi, ma anche per un dettaglio decisivo: il “superministero” della Transizione ecologica, la carta con cui Draghi aveva strappato il sì a Beppe Grillo. Su questa passaggio hanno votato gli iscritti alla piattaforma Rousseau, dando il via libera al M5S per entrare nell’esecutivo-ammucchiata. Ma adesso, qualcosa sembra non tornare.

“Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?” – scrive sui social il senatore Nicola Morra, presidente della commissione antimafia – . Scusate, ma il super-Ministero della Transizione Ecologica dov’é? Dare all’Ambiente le deleghe sull’energia e concedere il resto del MISE a Giorgetti?Alla faccia del super-Ministero!E’ ovvio che la realtà non corrisponda a quanto chiesto nel quesito…”. Anche una frondista di primo piano, l’ex ministra Barbara Lezzi, non usa mezzi termini.

“Il super ministero chiesto da Beppe Grillo non c’è – afferma in un post-. Il ministero dell’ambiente non sarà fuso con il ministero dello sviluppo economico. Eh no, perché il ricco ministero dello sviluppo economico sarà affidato alla Lega con Giorgetti. Noi non abbiamo votato per questo sulla piattaforma Rousseau”.

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