
Prima conferenza stampa di Draghi: ecco tutte le misure per la lotta alla povertà e gli aiuti alle imprese. Cancellate le cartelle esattoriali fino a 5.000 euro del periodo 2000-2010 per i redditi inferiori a 30.000 euro
C’è una prima volta: Draghi si concede a una conferenza stampa. E un’altra cosa per cui, in Italia, non è certo la prima volta: il condono fiscale. C’è tutto questo nell’annuncio del decreto legge Sostegni. Una sventagliata da 32 miliardi – stanziamento chiesto dal governo Conte due – sul paese agonizzante, approvate nel Cdm di ieri. A guastare la prima press conference draghiana è proprio il perimetro del colpo di spugna fiscale: il centrodestra voleva allargarlo, il centrosinistra contenerlo. E alla fine il premier – affiancato dal ministro dell’economia Franco e del lavoro Orlando – è costretto a posticipare di 3 ore, l’appuntamento con i giornalisti. Ma il premier si fa perdonare, regalando ai media adoranti un’altra frase cult: “Questo è l’anno in cui non si chiedono soldi, si danno soldi”. Il perché non è difficile da intuire. “C’è un’economia in recessione – ricorda-, circondata da altre economia in recessione a causa delle pandemia, non è il momento di pensare al patto di stabilità, alle regole che mi pare difficile che restino uguali dopo la situazione che si è creata. È di oggi la notizia che la Germania ha chiesto un aumento del debito, la Francia e la Spagna lo hanno fatto. Questa è la politica economica da fare oggi. Bisogna essere pratici”. E inoltre “il coordinamento europeo ha un grandissimo valore aggiunto, l’ho sempre sostenuto ma qui però si tratta della salute. Quindi se il coordinamento europeo funziona, bene. Sennò bisogna andare per conto proprio”. Poi, certo, c’è il condono. La mediazione prevede lo stralcio delle vecchie cartelle esattoriali, quelle affidate dal 2000 al 31 dicembre 2010, fino a 5mila euro e con un tetto di reddito a 30mila euro. Successivamente, forse già nel percorso parlamentare del decreto, si potrebbe procedere per estendere l’arco temporale fino al 2015. L’intesa prevede anche di avviare la riforma della riscossione. “È un condono, ma – si giustifica Draghi – è un condono di multe di oltre 10 anni fa che abbiamo contenuto: 5 mila euro di importo corrispondono a 2.500 netti perché ci sono interessi e sanzioni. In più l’abbiamo contenuto all’interno di un tetto di reddito. Quindi questo azzeramento permette all’amministrazione di perseguire la lotta all’evasione più efficacemente ma è chiaro che lo Stato non ha funzionato perché ha permesso l’accumulo di milioni di cartelle”. Il decreto individua tre capisaldi: sostegno alle imprese, al lavoro e lotta alla povertà. All’ultimo dei tre capitoli vanno 8 miliardi. Per quanto riguarda i ristori alle attività danneggiate dalle restrizioni, l’intervento annuncia l’abbandono dei codici Ateco e la velocità nei pagamenti. L’Ufficio delle Entrate mette a disposizione una piattaforma per i pagamenti a fine mese: i pagamenti inizieranno l’8 aprile per chi avrà fatto domanda. L’obiettivo – tutto da verificare – è di immettere 11 miliardi nell’economia già ad aprile. Il ministro dell’Economia, Daniele Franco, quantifica gli aiuti in 3.700 euro medi per 3 milioni di partite Iva.
COSA PREVEDE IL DL SOSTEGNI
Contributo a fondo perduto per imprese e professionisti
Contributi a fondo perduto per circa 3 milioni di imprese e professionisti
che nel 2020 hanno perso almeno il 30% del fatturato medio mensile
rispetto al 2019
Contributi pari a una percentuale del calo di fatturato medio mensile
registrato nel 2020 rispetto al 2019
Cinque fasce di ristoro basate sul fatturato 2019:
• 60% della perdita media mensile per fatturati inferiori a 100.000 euro
• 50% per fatturati fra 100.000 e 400.000 euro
• 40% per fatturati fra 400.000 e 1 milione di euro
• 30% per fatturati fra 1 e 5 milioni di euro
• 20% per fatturati fra 5 e 10 milioni di euro
Novità sul contributo a fondo perduto per imprese e
professionisti
Eliminato il riferimento ai codici Ateco e innalzata a 10 milioni di euro
la soglia massima di fatturato dei soggetti beneficiari
Meccanismo di calcolo più equo e con coefficienti premianti per le piccole
e medie imprese
Gli aiuti saranno compresi fra un minimo di 1.000 euro per le persone
fisiche, 2.000 euro per le persone giuridiche e un massimo di 150.000
euro per beneficiario
Anche le start up potranno accedere ai ristori
Altre politiche per le imprese e i lavoratori autonomi
Aumento di 1,5 miliardi del Fondo per l’esonero dei contributi
previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti che nel
2020 hanno subito un calo del reddito superiore al 33% rispetto al 2019
Fondo da 700 milioni per il sostegno alla filiera della montagna,
con una quota destinata ai maestri di sci
Ulteriori interventi per i settori gravemente colpiti:
• fiere, manifestazioni fieristiche internazionali e congressi
• cultura e spettacolo, mostre e musei
• matrimoni ed eventi privati
• attività commerciali o di ristorazione nei centri storici
• filiere dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura
Sostegno al piano vaccinale e politiche per la salute
Nuovi stanziamenti per il finanziamento del piano vaccinale e per il
sistema sanitario, di cui:
• 2,1 miliardi aggiuntivi per l’acquisto di vaccini anti-Covid
• 700 milioni aggiuntivi per l’acquisto di farmaci anti-Covid
• nuove risorse per il Commissario straordinario per l’emergenza Covid19
e per la logistica della campagna vaccinale
• fondi per la produzione di vaccini in Italia
• 50 milioni aggiuntivi per i Covid hospital
Possibilità di realizzare la vaccinazione anche nelle farmacie
Sostegno alla scuola, all’università e alla ricerca
150 milioni di euro aggiuntivi per lo svolgimento di attività extracurriculari
volte a favorire il recupero delle competenze di base e promuovere la
socialità dei ragazzi
Aumento di 150 milioni del Fondo per il funzionamento delle scuole,
per la sicurezza delle scuole e il potenziamento della didattica a distanza
Incremento del Fondo per le esigenze emergenziali del sistema
dell’università, delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e degli
enti di ricerca
Protezione dei lavoratori
Sostegno al reddito dei lavoratori:
• Cassa integrazione ordinaria senza contributi addizionali è
prorogata fino al 30 giugno 2021
• Cassa integrazione in deroga e assegno ordinario legati
all’emergenza Covid fino al 31 dicembre 2021
• Proroga della cassa integrazione salariale per operai agricoli
per un massimo di 120 giorni fino al 31 dicembre 2021
Blocco dei licenziamenti prorogato fino:
• al 30 giugno 2021 per i lavoratori delle aziende che dispongono
di CIG ordinaria e CIG straordinaria (soprattutto industria e agricoltura)
• al 31 ottobre 2021 per i lavoratori delle aziende coperte da strumenti in
deroga (soprattutto terziario)
Protezione dei lavoratori e contrasto alla povertà
Rifinanziamento del Fondo sociale per occupazione e formazione
Indennità ai lavoratori stagionali del turismo,
degli stabilimenti termali e dello sport
1 miliardo per il rifinanziamento del Reddito di Cittadinanza
1,5 miliardi per l’estensione del Reddito di emergenza, con 3 nuove
mensilità
Fondo a tutela dei lavoratori fragili nel settore pubblico e privato
Proroga dei navigator
Sostegno agli enti locali
Incremento delle risorse per il ristoro delle minori entrate:
260 milioni per le Autonomie speciali e 1 miliardo per gli enti territoriali
Ristoro di 250 milioni di euro per le minori entrate dei Comuni
relativi all’imposta di soggiorno
Rimborso delle spese sanitarie sostenute dalle Regioni nel 2020
per l’acquisto di dispositivi individuali e di beni sanitari riguardanti
l’emergenza
800 milioni di euro aggiuntivi destinati al trasporto pubblico locale
Rinvio di alcuni termini, tra cui lo spostamento al 30 aprile (dal 31 marzo)
del termine per la deliberazione del bilancio di previsione degli enti locali
Misure fiscali
Cancellazione delle cartelle esattoriali fino a 5.000 euro
del periodo 2000-2010 per i soggetti con reddito inferiore a 30.000 euro
Definizione agevolata degli avvisi bonari sui periodi di imposta 2017 e
2018
per i soggetti che hanno subito un calo del volume d’affari del 30%
rispetto al 2019
Proroga della sospensione delle attività di riscossione coattiva
fino al 30 aprile