Riceviamo e volentieri pubblichiamo integralmente una nota dei membri della Segreteria Nazionale dell’organizzazione sindacale che condividono motivazioni e percorso che hanno portato il Segretario Generale Susanna Camusso ad indicare come successore Maurizio Landini
“Ciao a tutte e tutti.
Come sapete ieri si è svolta la riunione del CD nazionale.
Dopo l’approvazione (4 astenuti e nessun contrario) la delibera sul piano di riequilibrio e la relazione più dibattito sulla piattaforma unitaria relativa alla prossima manovra economica,
Susanna ha introdotto il punto sull’ascolto e sulla proposta per il prossimo segretario generale.
Il testo della relazione lo trovate sulla pagina Facebook della Cgil nazionale.
È seguito il dibattito. Primo intervento Ghiselli che ha, con tono apparentemente conciliante ma anche con passaggi molto duri, attaccato la relazione e l’operato del segretario generale e della maggioranza della segreteria.
È stato dato alle agenzie il testo di un ordine del giorno con le firme di alcuni dirigenti. I lanci di agenzia hanno subito parlato di “sfiducia a Camusso”, di “attacco” e via dicendo.
L’ordine del giorno è stato poi consegnato alla presidenza.
Sentito l’intervento di Ghiselli e visto il contenuto dell’odg ( che nella forma si richiama ancora una volta alla volontà di definire percorsi unitari ma che nella sostanza tende alla negazione del diritto del segretario generale e della segreteria ad avanzare una proposta dopo ampio ascolto ) abbiamo deciso di presentare un nostro ordine del giorno.
Fin dal mattino e per tutto l’arco della giornata, è apparso chiaro come l’odg presentato da Ghiselli e altri non disponesse della maggioranza dei consensi.
Per questo hanno fatto iscrivere al dibattito moltissimi compagni/e con il chiaro intento di impedire il voto o ribaltare i numeri delle presenze.
Verso le 17 alcuni compagni/e hanno presentato una mozione d’ordine che chiedeva di interrompere gli interventi e votare gli ordine del giorno.
Contro questa proposta sono insorti.
Nicolosi, dopo aver insultato pubblicamente Susanna, ha sottratto alla presidenza l’odg ed ha lasciato la riunione.
È poi intervenuto lo stesso Colla che si è lamentato del fatto che una parte della segreteria (noi) avesse presentato un odg senza che lui ne fosse informato (sic!) ed ha denunciato l’intento antidemocratico della mozione d’ordine ed ha abbandonato il direttivo, seguito solo da una parte dei suoi sostenitori.
A quel punto, è intervenuta Susanna Camusso per fare una proposta chiara: aggiornamento del CD a condizione che i firmatari dell’odg firmassero una dichiarazione stampa nella quale smentivano che il loro odg fosse un atto di sfiducia al segretario generale.
Cosa che è puntualmente avvenuta, senza che Colla ritenesse peraltro utile ritornare in sala.
Nelle prossime ore decideremo la nuova data di convocazione del CD, avendo prima fatto una verifica dei calendari dei congressi e delle presenze.
La nostra valutazione per punti:
– hanno scelto di presentare qull’odg che nei fatti suona come atto di censura al segretario generale ed alla maggioranza della segreteria;
– con il loro comportamento hanno confermato di considerare unitario solo ciò che decidono di fare o sostenere;
– continuano nella scelta di non esplicitare la candidatura di Colla, che anzi alcuni addirittura negano;
– hanno creato e continuano ad alimentare quel “clima pessimo” (di cui scaricano la responsabilità in primo luogo su Susanna) che fortunatamente non appartiene ai congressi sin qui svolti;
– non avevano e non hanno la maggioranza nel CD;
– con la relazione di Susanna al CD è formalizzata la proposta di candidatura che è così affidata alla valutazione ed alle discussione dell’insieme dell’organizzazione;
– è grave che chi da quasi due anni lavora con altri allo scopo di essere il prossimo segretario generale della Cgil abbandoni i lavori del CD.
Pensiamo che l’insieme di queste valutazioni debbano essere conosciute nel corpo dell’organizzazione a partire dai congressi che si terranno nei prossimi giorni, mantenendo peraltro uno stile ed una sostanza di assoluta responsabilità verso la Cgil”.