Bruxelles: gravi 61 dei 300 feriti, blitz della polizia con un fermato

Salah non si oppone all’estradizione in Francia. C’era un secondo terrorista in metropolitana, ripreso dalla telecamera di sorveglianza mentre trasportava una grossa borsa. Non è noto se sia morto nell’attentato o se sia in fuga

Le ferite più gravi sono le ustioni provocate da una forte esplosione e dalle schegge di metallo. Sui 300 feriti negli attentati di Bruxelles, 61 sono in gravi condizioni, secondo il ministro della Salute belga Maggie De Block, le cui parole sono riportate dai media locali.

 

BLITZ DELLA POLIZIA, UN FERMATO – intanto, operazioni di polizia sono in corso vicino alla chaussée d’Ixelles. La zona è stata evacuata. L’area coinvolta va da rue de l’Athénée fino a piazza Fernand Cocq. Secondo un testimone, un uomo sarebbe stato fermato. Il suo veicolo, una Bmw serie 5, è stata perquisita dalla polizia. Un’altra operazione è in corso all’altezza del numero 135 della chaussée d’Ixelles, ma le due azioni non sarebbero collegate.

 

IL SECONDO TERRORISTA NEL METRO’ – E’ stato ripreso dalla telecamera di sorveglianza mentre trasportava una grossa borsa. C’era un secondo uomo con Khalid El Bakraoui, il kamikaze che si è fatto esplodere nella metropolitana di Bruxelles, causando la morte di 20 persone. Lo riferisce la tv pubblica belga Rtbf. Ancora sconosciuta l’identità del secondo terrorista. Non è noto nemmeno se sia morto nell’attentato o se sia in fuga.

 

LA CENTRALE NUCLEARE – Nelle indagini avanza un sospetto agghiacciante. Secondo il quotidiano la Derniere Heure, l’arresto di Salah Abdeslam e del suo complice Choukri a Molenbeek ha fatto accelerare i piani della cellula jihadista, il cui primo obiettivo era il sistema nucleare belga. Dh, citando fonti di polizia, riferisce che erano proprio i fratelli kamikaze el Bakraoui i due che avevano piazzato una macchina fotografica nascosta davanti alla casa del direttore di un programma di ricerca e sviluppo nucleare. Il video di 10 ore, contenuto nella fotocamera, era stato recuperato in una successiva perquisizione a dicembre, in occasione dell’arresto di Mohamed Bakkali.

 

SALAH NON SI OPPONE A ESTRADIZIONE – Non si opporrà all’estradizione in Francia, come sembrava in un primo momento. Salah Abdeslam vuole tornare a Parigi “il più presto possibile”, afferma il suo avvocato Sven Mary, secondo quanto riportano i media. Le Soir aggiunge che il legale è stato aggredito da uno sconosciuto, che lo accusava di difendere un terrorista, ma ha “avuto la meglio”. Il difensore di Salah ha comunque deciso di chiudere il proprio ufficio per salvaguardare i suoi collaboratori.

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