Operazione dei carabinieri forestali e Wwf
Un sistema di cattura molto ben articolato, costituito da tre reti, 6 gabbie trappole e 3 richiami elettroacustici vietati, il tutto occultato in un noccioleto, è stato sequestrato, assieme a decine di uccelli protetti detenuti in anguste gabbiette, nella mattina di mercoledì 15 dicembre nel comune di Boscoreale in provincia di Napoli nel corso di un’operazione anti-bracconaggio condotta dai Carabinieri Forestali della Stazione “Parco di Boscoreale” e dalle Guardie Giurate Venatorie e Zoofile del WWF Italia – nucleo provinciale di Napoli.
“Un uomo che catturava illegalmente molte specie di avifauna di passo – si legge in una nota del WWF – è stato colto sul fatto. Nel corso dei successivi controlli svolti nelle vicinanze della dimora del conduttore del fondo sono state rinvenute numerose altre gabbie contenenti 7 cardellini, 9 tordi, 9 lucherini, 11 verzellini, 11 frosoni, 3 storni, 6 peppole, 4 quaglie, 3 quaglie californiana, 10 pernici, 4 tartarughe d’acqua dolce esotiche. Si tratta di tutti animali provenienti da attività illecite di cattura e di dubbia provenienza, la cui origine verrà indagata da ulteriori accertamenti dei carabinieri”.
Il WWF Italia ricorda che “la sola detenzione di questi esemplari costituisce illecito penale, così come la cattura, e che la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell’interesse della comunità nazionale e internazionale” secondo la Legge 157/91.
“Queste attività – ancora la nota dell’Associazione – alimentano, di fatto, un commercio illegale, spesso gestito da persone vicine ad ambienti criminali e senza scrupoli. Basti pensare che per migliorare le doti canore, alcuni di questi uccelli vengono accecati con ferri roventi e detenuti in condizioni pietose. In questo caso gli animali sottoposti a sequestro hanno avuto miglior fortuna: dopo i controlli sanitari presso la struttura Medico-Veterinaria del Frullone di Napoli, sono stati reintrodotti in natura” .