Brusciano, torna la Festa dei Gigli

L’iniziativa è inserita nell’ambito del progetto “La Damigella del Re – Itinerari nella storia”, ed è co-finanziata dal POC Campania 2014-2020

Finalmente, dopo due anni di sospensione, segnati da restrizioni, sacrifici e sofferenze date dalla crisi pandemica, la secolare Festa dei Gigli di Brusciano riprende il suo percorso.

Oltre alla ballata del Giglio per la Pace, la settimana dedicata alla Festa dei Giganti, vedrà la realizzazione di uno spettacolo dedicato alla rievocazione del Miracolo di Sant’Antonio, il portentoso evento che da 147 anni viene celebrato dagli abitanti della cittadina vesuviana, che proprio in onore del Santo Munacone, decisero di erigere le tipiche macchine da festa, ancora oggi espressione di Fede dei Bruscianesi.

Lunedì 29 agosto, presso Piazza XI Settembre, sarà messa in scena la rappresentazione teatrale dal titolo “Cortaucci – E fu subito festa”, con la partecipazione straordinaria di Gianni Savarese, che rievocherà, per l’appunto, il miracolo cui è associata la nascita della Festa dei Gigli.

Si narra che nell’antico borgo di Cortaucci, in quella che oggi è via Cavalcanti, abitasse la popolana Francesca De Falco detta Zi Cecca, molto devota a Sant’Antonio. Ella aveva promesso al Santo una testiera d’oro per il Bambinello che il Santo reca nel palmo della mano destra, purché guarisse suo figlio malato. La donna però, dinanzi alla grazia ricevuta, non aveva potuto tenere fede alla promessa fatta a causa delle ristrettezze economiche.

Zi Cecca, mortificata, il 13 giugno del 1875 durante la processione in onore di Sant’Antonio, si affacciò alla finestra e al passaggio del santo nel cortile, lanciò in segno di devozione e gratitudine una “guantiera”, vassoio di petali di fiori e 16 ostie. Tredici di queste si disposero a corona sul capo del Bambinello, restando immobili e sospese: era il segno che il Santo aveva gradito il dono umile e generoso della donna e la sua fede e i presenti gridarono al prodigio.

Da quel giorno gli obelischi danzanti sono divenuti un atto di devozione e gratitudine verso il Santo, che svetta sulla cima dei giganti di legno portati a spalla lungo le vie cittadine, nell’ultima domenica di agosto.

La rievocazione teatrale sarà abbinata ad un’area degustazione con assaggi di tipicità locali e a viste guidate con laboratori didattici per bambini che si terranno, la mattina del 29 agosto, presso il Museo-Cripta del Cristo Rivelato.

La partecipazione è gratuita fino ad esaurimento dei posti disponibili. L’iniziativa è inserita nell’ambito del progetto “La Damigella del Re – Itinerari nella storia”, ed è co-finanziata dal POC Campania 2014-2020 – Rigenerazione Urbana, politiche per il turismo e la cultura. Programma unitario di percorsi turistici di tipo culturale, naturalistico ed enogastronomico di portata nazionale e internazionale.

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