Buoni libro? Buoni a niente. Denuncia sul ritardo voucher in Campania

Luigi Cirillo e Michele Cammarano, consiglieri del M5s: “Una delibera regionale fissa al 31 ottobre la data di consegna, cioè un mese dopo il ritorno a scuola. Poiché sono cedole e non denaro liquido, o le famiglie povere spendono soldi che non saranno restituiti, o si lasciano i ragazzi senza i volumi”. Sul caso presentata mozione per anticipare i termini

Buoni libro? Buoni a niente in Campania. Lo denunciano due consiglieri dei 5 stelle. “Con mesi di ritardo rispetto all’inizio dell’anno scolastico – affermano Luigi Cirillo e Michele Cammarano -, la Regione Campania, con delibera del 3 luglio scorso, nel definire le modalità di erogazione dei buoni per l’acquisto dei libri di testo per le scuole primarie e secondarie, stabilisce la data di consegna di voucher per le famiglie con reddito inferiore a 10mila euro al 31 ottobre per l’anno in corso e al 15 ottobre per gli anni successivi. Praticamente oltre un mese da suono della prima campanella”. Il quadro è chiaro. “Tenuto conto che si tratta di cedole che prevedono l’esclusivo utilizzo per l’acquisto dei libri di testo e non di erogazione denaro liquido, come avveniva negli anni precedenti – dicono i due consiglieri del M5s -, famiglie non abbienti saranno costrette a compiere una scelta. O dovranno stingere ancor più la cinghia e acquisteranno i volumi con risorse proprie che non gli saranno mai più rimborsate. Oppure, non potendo far fronte a questa spesa, si troveranno costretti a lasciare i propri figli senza testi didattici per mesi interi, tenuto conto che ad oggi, a due mesi dalla scadenza di quella data, risultano Comuni che non hanno ancora erogato alcun voucher”. Sulla vicenda, c’è una mozione di Cirillo e Cammarano, nella quale si chiede di impegnare la giunta regionale “ad anticipare i termini di consegna dei voucher da parte dei Comuni, al fine di garantire ai destinatari di poterli utilizzare all’inizio dell’anno scolastico”. “Il diritto allo studio – sottolineano – si garantisce a partire proprio dal garantire a tutti l’utilizzo dei libri di testo, che ancora oggi restano il principale strumento didattico”.

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