Accordo su Bagnoli, manca il numero legale: salta il consiglio comunale, è scontro

Esplode la polemica, dure le opposizioni e i comitati civici

Non si è tenuta la riunione del consiglio comunale di Napoli per mancanza di numero legale. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris non ha potuto illustrare la relazione, il progetto di risanamento su Bagnoli. Assente una consistente pattuglia di consiglieri comunali della maggioranza arancione: David Lebro, Maria Caniglia, Laura Bismuto, Gaetano Troncone, Vincenzo Solombrino e Claudio Cecere. Solo in venti hanno risposto all’appello del presidente del consiglio Alessandro Fucito. Annunciata fin da ieri, invece, l’assenza delle forze di opposizione (Pd, Forza Italia, Movimento 5 Stelle e delle liste civiche Prima Napoli e Napoli Popolare). I consiglieri dell’opposizione si sono assentati per protestare contro il mancato coinvolgimento del consiglio comunale nel processo decisionale che ha portato alla firma dell’intesa su Bagnoli. A questi vuoti in aula si sono aggiunte anche le assenze di cinque consiglieri di maggioranza. Stando ai bene informati, le assenze dei consiglieri della maggioranza non avrebbero nulla da spartire con le richieste di “democrazia partecipativa” o il piano di risanamento dell’ex area industriale flegrea. “Alcuni consiglieri vogliono aumentare il peso contrattuale per ottenere la poltrona di presidente della commissione delle elette, staffisti negli assessorati o incarichi negli organismi delle aziende partecipate – confida un esponente “arancione”. I militanti del partito DeMa hanno reagito con rabbia sui social. “Ci ricorderemo dei consiglieri assenti durante gli appuntamenti elettorali – afferma una sostenitrice del sindaco su facebook – E’ una vergogna”.

 

Durissime le opposizioni. I consiglieri comunali di Napoli di Fratelli d’Italia Andrea Santoro e Marco Nonno, unitamente al parlamentare Marcello Taglialatela, hanno così commentato: “Sarà anche il Sindaco di Napoli, ma de Magistris non ha nemmeno i numeri per governare un processo importante come la rigenerazione urbana di Bagnoli-Coroglio. La mancanza del numero legale alla seduta monotematica odierna è emblematica, vi è una frattura profonda in seno alla maggioranza e a questo punto ci chiediamo cosa andrà a rappresentare il Sindaco in seno alla cabina di regia, senza un mandato preciso del Consiglio comunale e senza una legittimazione politica. L’accordo è uno sterile elenco delle cose da fare o meglio delle cose che non state fatte in vent’anni. Nulla si dice rispetto alle risorse che occorrono per completare le bonifiche, addirittura quella marine non sono state neanche quantificate – sottolineano gli esponenti di Fratelli d’Italia – Nulla si dice sui suoli privati della Cementir e sulla possibilità di espropriarli. Un progetto che è di fatto sempre lo stesso, privo dei necessari collegamenti di trasporto pubblico, che noi di FdI vogliamo siano su ferro e di collegamento con la stazione della Cumana e con appositi parcheggi di interscambio da realizzare il più lontano possibile dalla spiaggia pubblica. Ovviamente non spetta a noi come opposizione garantire il numero legale su tematiche così importanti, siamo disposti a confrontarci con il Sindaco ma in aula deve dimostrare di essere autosufficiente perché noi non ci prestiamo a fare da stampella a nessuno. Faccia riconvocare il Consiglio subito altrimenti la sua partecipazione alla Cabina di Regia rappresenterà uno strappo istituzionale difficilmente sanabile in seno alle istituzioni cittadine”.

 

 

Ancora più dura la nota congiunta delle opposizioni (Pd, Forza Italia, Movimento 5 Stelle e delle liste civiche Prima Napoli e Napoli Popolare): “Intendiamo sottrarci –si legge nella nota congiunta diffusa ieri- alla farsa messa in scena da un sindaco che prima firma gli accordi, ignorando del tutto il ruolo e le funzioni del consiglio, e poi, solo a scelte compiute, convoca l’assemblea cittadina per un’informativa. Lunedì scorso, solo dopo aver presentato alla stampa i contenuti dell’accordo, l’amministrazione ha ritenuto opportuno inviare documenti e materiali ai gruppi consiliari. Questo a dimostrazione di quanto sia il rispetto che il sindaco e la sua giunta riservano all’intero consiglio comunale”. “E’ evidente –si legge ancora nel documento- che il sindaco ha bisogno di rispondere del suo altalenante comportamento e delle sue continue piroette dinanzi alla sua maggioranza. Noi, semplicemente, ci rifiutiamo di prestarci a questo giochino fatto di farse sulla pelle del Consiglio e prima ancora della città”. Infine, da segnalare il significativo il post su facebook di Eddy Sorge, portavoce dei comitati di Bagnoli: “Bagnoli: babilonia e cialtroneria”.

 

“Nuovo fiasco di de Magistris sulla vicenda Bagnoli. Oggi il sindaco credeva di incassare in Consiglio quel mandato politico che gli serviva per andare il 27 luglio a Roma, in cabina di regia, a dire che la città è con lui e con le sue battaglie di questi anni. E invece affronterà la trasferta nella Capitale con il grave limite di non avere il sostegno neanche della sua maggioranza”. Lo scrive in una nota il consigliere comunale Domenico Palmieri. “Dal varo dello Sblocca-Italia in poi, il sindaco ha compiuto una serie di errori e valutazioni politiche. Ultima in ordine di tempo, la decisione di discutere della questione Napoli Ovest nel Consiglio comunale, già convocato, che avrebbe dovuto riunirsi stamattina. Un tentativo maldestro – spiega l’esponente di Napoli Popolare – per recuperare, a tempo ormai scaduto, il deficit di coinvolgimento dell’assise cittadina, da lui relegata a semplice organismo di ratifica. Ma non aveva calcolato che l’opposizione, sebbene nella sua eterogeneità, avrebbe disertato l’aula per dare un segnale forte rispetto a un metodo profondamente antidemocratico che vede il Consiglio estromesso dai processi partecipativi e decisionali. Lo stesso metodo, peraltro, che il sindaco aveva contestato al governo centrale all’atto dell’insediamento della cabina di regia. Ma non aveva calcolato che la sua maggioranza oggi sarebbe venuta meno”.

Ciro Crescentini

(Foto Antonio Capuozzo/Ufficio stampa Comune di Napoli-Fb)

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