Maurizio Estate ucciso per “non essersi fatto i fatti suoi”, Napoli celebra il giovane eroe

In piazzetta Vetriera, luogo dell’omicidio, cerimonia per ricordare il 23enne ammazzato 23 anni fa da uno scippatore minorenne a cui aveva impedito un colpo. Presto lo spazio pubblico verrà intitolato a lui

Sono 24 anni da quel 17 maggio del 1993, quando Maurizio Estate, 23 anni, pagò con la vita l’aver sventato lo scippo di un orologio ai danni di un cliente nell’officina del padre. Anche quest’anno a Napoli, per iniziativa di Libera, parenti, istituzioni e studenti hanno voluto ricordarlo con testimonianze e striscioni in piazzetta Vetriera, luogo dell’omicidio, nel quartiere Chiaia. Un esercizio della memoria mai sterile. Libera Campania rammenta infatti che i genitori e gli amici del giovane assassino, “incredibilmente scarcerato già nel 2008, ‘rimproverarono’ Maurizio di non essersi ‘fatto i fatti suoi’ ed aver ‘impedito’ al criminale di ‘svolgere il suo lavoro’. Quelle parole indignano ancora oggi”. Maurizio Estate è morto per non essersi girato dall’altra parte, come troppi fanno ancora.
”Nella prossima riunione della commissione Toponomastica –  annuncia Alessandra Clemente, assessore comunale alle Politiche Giovanili – si deciderà di dedicargli questa piazzetta”.

(Foto Antonio D’Amore)

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