Frode fiscale, assolta la Cema spa: il fatto non costituisce reato

Disposta la restituzione dei beni sottoposti a sequestro per equivalenza nel 2013

Il Tribunale di Napoli nord in persona del giudice Deborah Ferrara ha assolto Carmela Esposito quale rappresentante legale della centro Ricambi Cema Spa, dalla imputazione di frode fiscale. Allo stesso tempo ha ordinato l’immediata restituzione dei beni sottoposti a sequestro per equivalenza nel lontano 2013 a seguito del provvedimento del Gip , accogliendo in toto le argomentazioni difensive degli avvocati Sabrina Castaldo e Luigi Spadafora del Foro di Nola. Crollato il castello accusatorio della Guardia di Finanza di Napoli, che aveva ipotizzato un’evasione di Iva per circa un milione d’euro posto in essere dalla Cema in concorso con altri, ipotizzando una condotta fraudolenta della Esposito ai danni del Fisco. “Quella che era stata paventata come una maxi-truffa ai danni dello Stato si è rivelata una mera supposizione investigativa priva di ogni fondamento”, hanno commentato gli avvocati Castaldo e Spadafora, i quali hanno sostenuto da sempre l’assoluta estraneità della Cema Spa da comportamenti fraudolenti nei confronti dello Stato. “La sentenza di assoluzione, come pronunciata il 19 luglio 2016 – hanno aggiunto i legali -, restituisce in tal modo, dignità tributaria ad una delle società leader in Italia nel settore dei ricambi automezzi”.

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