La magistratura  accusa Figliolia(Pd) ex sindaco di Pozzuoli: “Sesso nel Comune in cambio di buoni spesa”

L’accusa si basa sulle registrazioni effettuate tramite microspie e telecamere nascoste piazzate dalla Squadra Mobile all’interno del Municipio.

Il sindaco uscente di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, è indagato per concussione sessuale e peculato. Secondo la Procura della Repubblica di Napoli, l’esponente piddino avrebbe concesso dei buoni spesa in cambio di prestazioni sessuali durante il periodo della pandemia da Covid-19.

I pubblici ministeri, Stefano Capuano e Immacolata Sica, su questa vicenda hanno deciso di aprire un fascicolo investigativo separato che riguarda proprio la concessione di quei buoni spesa.

Secondo i Pm, il sindaco uscente avrebbe consegnato ad una donna di 40 anni, già percettrice del reddito di cittadinanza e in difficoltà economiche, dei buoni spesa in cambio di prestazioni sessuali. Il fatto si sarebbe ripetuto tre volte e durante la fase più grave della pandemia. I rapporti sarebbero stati consumati all’interno del suo ufficio nel palazzo comunale. L’impianto accusatorio è stato respinto dagli avvocati difensori del primo cittadino uscente.

L’accusa si basa sulle registrazioni effettuate tramite microspie e telecamere nascoste piazzate dalla Squadra Mobile all’interno del Municipio. Figliolia, per ora, risulta solo indagato. Spetterà ai magistrati decidere, sulla base di ulteriori elementi da acquisire, se archiviare tutto o chiedere il rinvio a giudizio.

CiCre

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