Venezuela e Unione Europea ai ferri corti. Maduro: “I paesi latinoamericani non sono colonie”

 

Bruxelles vuole imporre altre sanzioni e affamare il popolo venezuelano

Dopo l’espulsione dell’ambasciatrice dell’Unione europea stabilita da Caracas, Bruxelles ha deciso di dichiarare ‘persona non grata’ la rappresentante diplomatica del Venezuela presso l’Ue. L’Unione Europea vuole imporre altre sanzioni, un comportamento colonialistico. Una politica irresponsabile che mira ad affamare il popolo venezuelano


“Si tratta di una risposta alla decisione del governo venezuelano”, si legge nella nota del Consiglio europeo.

L’Unione Europea , si legge ancora, considera l’espulsione dell’ambasciatrice Isabel Brilhante Pedrosa, stabilita mercoledì scorso, “totalmente ingiustificata e contraria all’obiettivo dell’Ee di sviluppare delle relazioni e di costruire dei partenariati con gli Stati terzi”.

Il presidente della Repubblica bolivariana, Nicolas Maduro, ha deciso di rompere le relazioni diplomatiche con l’Ue dopo che Bruxelles ha aggiunto 19 alti funzionari del governo di Caracas alla lista delle personalità colpite da sanzioni economiche individuali per le presunte responsabilità avute nelle azioni che hanno danneggiato la democrazia e lo stato stato di diritto in venezuela”. Una posizione alquanto strumentale. La lista ora coinvolge in totale 55 persone.


Appesa la decisione del Consiglio, l’ambasciatrice venezuelana Claudia Salerno Caldera in un tweet ha scritto: “Sono un’orgogliosa figlia di Simon Bolivar. Ho difeso il Venezuela gestendo il rapporto con l’Unione Europea con sobrietà e rispetto. Ma l’indipendenza e la sovranita’ del nostro Paese non si negoziano”.

Maduro: “L’Ue riveda le sanzioni o niente dialogo – “A parlare apertamente delle sanzioni è stato il presidente della Repubblica del Venezuela, Nicolás Maduro:Se l’Unione europea non opererà una rettifica delle sanzioni imposte ai funzionari venezuelani, non vi sarà mai più una ripresa del dialogo bilaterale riguardante la soluzione della crisi interna del Paese. Il Venezuela, ha proseguito, “ha la sua dignità e sa rispondere a qualsiasi aggressione, da qualunque parte essa provenga”. Invece, ha proseguito, l’Ue “crede di essere la nuova potenza imperiale mondiale con un diritto di trattare i Paesi latinoamericani come sue colonie“. Infine Maduro si è rammaricato della decisione di Bruxelles di imporre nuove sanzioni dopo che “già erano stati fatti passi importanti con un Paese europeo per ristabilire il dialogo”. Noi, ha concluso senza fornire particolari, “stavamo cercando di dialogare con una nazione europea per permettere un dialogo fra tutti i settori dell’opposizione e il chavismo. Ma, dopo questo, non si può fare più nulla”.

Ciro Crescentini

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