Tessere gonfiate e presunta compravendita, a Napoli il Pd è sempre caos: e il lanciafiamme di Renzi?

Boom di tessere online, a Castellammare un centinaio di iscrizioni sono state pagate con la medesima carta di credito. Un video mostra l’ultimo giorno utile per iscriversi nel circolo di Miano e accusa un consigliere municipale di pagare i 10 euro necessari. Commissariato il circolo, dove arriva Graziella Pagano. Il Nazareno invia come osservatore il deputato Emanuele Fiano

Da segretario Renzi promise di usare “il lanciafiamme” per fare tabula rasa nel Pd di Napoli, fucina permanente di scandali. Ma rimase uno dei tanti slogan dell’ex segretario. E ora il partito è di nuovo nel caos per il tesseramento, chiuso ufficialmente ieri con una serie di anomalie, come il boom sospetto di tessere online e il caso Castellammare, dove un centinaio di iscrizioni sono state pagate con la medesima carta di credito. E poi sul sito di Repubblica un video mostra le concitate fasi dell’ultimo giorno utile per il tesseramento nel quartiere Miano, periferia nord di Napoli. “Dovete portare tessera e codice fiscale, i 10 euro ve li danno loro” spiega una donna all’esterno della sede di un’associazione a chi chiede come orientatsi. Un’amica aggiunge: “I 10 euro ve li darà Michel all’interno, se la vede lui”. Il “Michel” citato nel video sarebbe Michel Di Prisco, coinvolto nel caso delle primarie del 2011 per la scelta del candidato sindaco di Napoli, poi annullate per il sospetto di brogli. Il seggio di Miano finì nell’occhio del ciclone per i gli elettori cinesi in fila per votare. Il segretario del circolo di Miano, Roberto Alessandro, dichiara all’Ansa di non essere stato presente ieri “per impegni di lavoro” e di aver “più volte denunciato in passato al partito provinciale di Napoli che nell’area nord di Miano c’è un modo di fare politica che non rispetta le regole”.

 

 

La nuova bufera porta il segretario regionale Assunta Tartaglione a commissariare il circolo di Miano, dove è inviata l’ex senatrice Graziella Pagano. E da Roma è in arrivo il deputato Emanuele Fiano. “Abbiamo deciso di inviare Emanuele Fiano a Napoli – affermano Lorenzo Guerini, presidente della commissione Congresso, e Matteo Orfini, presidente del Pd -per un esame attento in merito a quanto denunciato oggi dai media circa irregolarità nel tesseramento riscontrate in un circolo del Pd. Riteniamo che sia fondamentale assicurare che venga fatta la massima chiarezza nel rispetto dovuto nei confronti dei nostri militanti. Se verranno riscontrate eventuali anomalie – proseguono – prenderemo, con fermezza, le dovute misure come previsto dal nostro statuto. Fiano sarà già nelle prossime ore presso la sede della federazione provinciale del Pd di Napoli, in cui incontrerà il segretario provinciale Venanzio Carpentieri avviando l’attività di verifica prevista”. E proprio Carpentieri è costretto a smentire un’altra notizia pubblicata dal quotidiano Fanpage.it. (“assolutamente destituita di fondamento”), circa l’esistenza di una lettera che avrebbe segnalato sospetti tesseramenti, in cui i militanti di S. Carlo all’Arena avrebbero denunciato “la presenza di 3 affiliati del clan Contini”. Insomma, si aspettava il lanciafiamme, ma al massimo c’è un lancia-Fiano.

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